La segretaria Pd in Campidoglio per un convegno dedicato a David Sassoli. Presente anche Romano Prodi
Elly Schlein torna a parlare delle prossime elezioni europee, senza però sciogliere la riserva su una sua possibile candidatura da capolista. “La nostra sfida è quella di mobilitarci per fermare l’onda nera del sovranismo”, ha detto la segretaria del Pd intervenendo al convegno ‘L’eredità di David Sassoli. Un viaggio verso una nuova Europa’ organizzato in Campidoglio. “David non poteva immaginare quanto nera potesse essere questa onda, con i raduni fascisti, i saluti romani e i pistoleri che ci portano a dire che il fascismo non è un’opinione ma è un reato”, ha aggiunto Schlein.
Per David Ue bene comune, baluardo diritti e opportunità
“Siamo una vera famiglia europea e noi come Pd siamo orgogliosi di farne parte e di dare il nostro contributo. Il Pd continua ad essere la casa di David. Quando ci ha lasciato c’è stata una vera e propria onda di dolore e commozione che ha attraversato l’Italia e l’Europa. Una partecipazione popolare. In questo tempo segnato da odiatori seriali, haters e polemici è una cosa che fa pensare. È stata una giornata che è stata l’opposto dell’odio”, ha poi dichiarato Schlein sottolineando che “Europa come bene comune, così la intendeva David, baluardo dei diritti e delle opportunità, a difesa dei più deboli. Gentile e intransigente sui principi. A ciascuno di noi ha lasciato qualcosa”.
Prodi: “Non stoppo nessuno”
Presente all’evento anche Romano Prodi che nelle scorse ore aveva lanciato un monito alle “finte candidature” che sviliscono la democrazia. “Ho fatto un discorso generale. Vale per tutti. Se ci metti cinque candidature e ne scegli una vuole dire che alle altre quattro non ci vai. In alcuni casi non ci vai proprio. Questo è un vulnus per la democrazia. Io non stoppo nessuno, ho parlato di candidature multiple. E’ un serio principio di democrazia. Se continuiamo a indebolire la democrazia in tutti i suoi aspetti, poi non ci lamentiamo se arriva la dittatura perché se risolve più problema la dittatura della democrazia poi vince la dittatura”. Così l’ex premier Romano Prodi a margine del convegno su David Sassoli in Campidoglio.
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