Interrogazione parlamentare di Avs. Il Pd: "Crosetto lo ritiri". FdI: "La sinistra è rimasta senza argomenti"
“In relazione alla notizia apparsa sul sito del quotidiano ‘La Repubblica’, il Ministero della Difesa precisa che il CalendEsercito 2024, il cui tema e titolo sono frutto della scelta editoriale dell’Esercito, non intende affatto “riabilitare il fascismo”, anzi. Infatti il Calendario si inquadra in una trilogia storica che vuole evidenziare esclusivamente l’impegno e il valore degli italiani e dei nostri militari nella Guerra di Liberazione, nella consapevolezza che, come quelli di allora, anche i soldati di oggi, con il giuramento che prestano, si impegnano a servire il Paese e le sue Istituzioni repubblicane”. È quanto si legge in una nota.
“Moltissimi soldati, sopravvissuti a tre anni di durissima guerra, non ebbero dubbi, dopo l’8 settembre 1943, su quale fosse il loro dovere e quale posizione l’Esercito Italiano dovesse assumere. Non a caso, tutti i militari presenti nel CalendaEsercito 2024 sono stati scelti perché il loro coraggio è stato d’esempio sia prima dell’Armistizio sia, con uguale impegno e determinazione, durante la Guerra di Liberazione, combattendo nelle fila del Regio Esercito o delle formazioni partigiane, fino all’estremo sacrificio. Basta leggere le motivazioni di conferimento delle Medaglie d’Oro al Valor Militare. Il “prima e dopo” l’8 settembre 1943 indica quindi la coerenza e il valore dell’impegno coraggioso di chi scelse di servire la Patria, onorando il giuramento prestato, fino al sacrificio della vita o continuando, a sprezzo del pericolo, a combattere per la rinascita dell’Italia. Questo è lo spirito del CalendEsercito 2024!Le polemiche politiche e i pregiudizi ideologici sono estranei alle Forze Armate. Non è un caso che, nel Calendario, chi fu decorato prima dell’Armistizio ricevette un’onorificenza ancora più importante e prestigiosa per quanto fatto dopo l’8 settembre; gli ideali e i valori che li animarono erano gli stessi: quelli del giuramento alla Patria e alle Istituzioni”, conclude la nota.
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