Prevista la sessione conclusiva su 'Un patto tra generi e generazioni, un’altra idea di futuro' con il commissario Ue Nicolas Schmit
La segretaria Pd Elly Schlein è al Park Hotel ai Cappuccini, a Gubbio, per partecipare alla seconda giornata dei lavori del seminario organizzato dai deputati dem. In programma c’era la sessione conclusiva su ‘Un patto tra generi e generazioni, un’altra idea di futuro’ con il commissario Ue Nicolas Schmit.
In seguito è intervenuta la leader dem che ha affrontato diversi temi e non ha mancato di attaccare l’esecutivo. “Non esiste una destra sociale. Tutto quello che hanno fatto da quando sono al Governo è quello di aumentare le disuguaglianze”, ha affermato Schlein. “Il Governo quando colpisce i più fragili lo fa perché sa che fanno più fatica a rispondere e a far sentire la loro voce. Noi dobbiamo essere questa voce. Parlare di sostegno al reddito da contributo a diritto”.
Sanità: “Governo taglia la spesa”
“Il Governo ha messo in atto una riduzione spesa sanitaria, possono raccontare tutte le balle che vogliono ma sta scendendo ai livelli pre pandemia, come se non fosse successo niente e non avessimo imparato niente. Stiamo facendo un viaggio nella sanità pubblica”, ha ribadito la segretaria Pd.
Salario minimo: “Battaglia da portare avanti”
Schlein ha anche parlato di una battaglia che sta molto a cuore ai dem, quella del salario minimo. “Tra le prime priorità che abbiamo fatto, la prima battaglia, è stata quella per il salario minimo. Dobbiamo recuperare un terreno comune sulla giustizia sociale. Il 70% secondo i sondaggi in Italia è favorevole al salario minimo. Non abbandoniamo questa battaglia. Non facciamo passare questi sei mesi senza portare avanti, nelle forme che decideremo con le altre opposizioni, questa battaglia”.
Migranti: “Provvedimenti governo creano insicurezza e irregolarità”
“Il decreto Cutro e gli altri provvedimenti del Governo stanno creando insicurezza e irregolarità. Smantellano l’accoglienza diffusa e rendono più difficile salvare le persone. Noi, già da questo pomeriggio, siamo impegnati a riscrivere la Bossi Fini perché è una legge criminogena”, ha sottolineato la leader.
“Astensione Pd su fine vita è ferita”
Tra gli altri argomenti trattati, anche il mancato passaggio della legge regionale sul fine vita in Veneto, al quale ha contribuito l’astensione di una consigliera regionale del Pd. “Che la destra abbia affossato la proposta di legge sul fine vita di Zaia non sorprende, ma è una ferita che ci sia stato anche un voto del Pd. Non abbiamo chiesto di votare a favore, ci mancherebbe, ma se il gruppo ti chiede di uscire dall’aula per non contribuire all’affossamento della legge, è giusto uscire dall’aula e non decidere da sola l’esito di quella scelta che ricade su tutto il partito. Abbiamo ricevuto le telefonate deluse“, ha affermato.
“Rilanceremo leggi sul fine vita”
Schlein ha poi annunciato l’intenzione del Pd di rilanciare la proposta di una legge per la regolamentazione del fine vita a livello nazionale: “Siamo qua per rilanciare alcune proposte di legge, come quella per assicurare un fine vita dignitoso, è parte del programma del Pd, della mia mozione. È un’occasione persa, quella del Veneto, che voleva solo dare dei percorsi attuando quanto previsto dalla Corte costituzionale”.
“Stop armi a Israele, rischio uso per crimini guerra”
Per quanto riguarda invece la questione mediorientale, Schlein ha detto: “Dobbiamo porci la questione di evitare di alimentare questi conflitti, di evitare l’invio di armi e l’esportazione di armi verso i conflitti, verso il conflitto in Medio Oriente, in particolare in questo caso ad Israele. Perché non si può rischiare che le armi vengano utilizzate per commettere quelli che si possano configurare come crimini di guerra“.
Europee: “Candidatura? Nessuna novità, resta l’ultima cosa”
La leader del Pd non ha però sciolto le riserve sulla candidatura alle elezioni europee. “Non c’è nessuna novità. Prima il progetto, poi la squadra, e per ultimo…”, ha detto ai cronisti a margine di un’iniziativa dem a Cantiano. “Sono stata chiara sin dall’inizio – ha aggiunto – resta l’ultima cosa, come ho sempre detto”.
“Spa chiusa ma nessuno ha portato costume né pistola”
Dalla segretaria dem, inoltre, non è mancata una battuta sulle voci, riportate da alcuni giornali, di presunte lamentele di alcuni partecipanti al convegno per il mancato funzionamento della Spa in hotel. “La Spa è chiusa e i giornali di destra dovranno magari scrivere di contenuti…e comunque non c’è niente di male sulla Spa, ma penso che nessuno di noi abbia portato né il costume né la pistola. Vi chiedo poi di non portar via i quadri dalle stanze e se tornate in treno, mi raccomando, nessuno lo fermi per nessuna ragione. Ne abbiamo viste di ogni colore in questi mesi”, ha scherzato Schlein punzecchiando nuovamente il governo.
Saluto romano: “Rilanceremo nostre proposte legge”
La leader ha anche commentato la sentenza della Corte di Cassazione sul saluto romano. “Tra le proposte che il Pd dovrà “rilanciare” e che dovranno “andare avanti in Parlamento” c’è “quella per chiarire la disciplina per chi esalta le personalità, i metodi e i simboli del fascismo”, ha affermato. “Non dimentichiamo che c’erano delle nostre proposte depositate da tempo, a cui ha lavorato l’Anpi e che nascono dall’impegno delle associazioni anti-fasciste del Comune di Sant’Anna di Stazzema. Bisogna riuscire a dare il nostro contributo per chiarire la disciplina”.
“Costruire l’Europa di domani”
In Umbria i deputati Pd “fanno squadra” e si confrontano “per costruire l’Europa di domani”. Il ‘conclave’, però, non prevede una fumata bianca. I dem sono riuniti in un convento del XVII secolo trasformato in hotel con sale convegni, centro benessere e spa (“che però è chiusa”, assicurano dallo staff), la riserva sulla sua candidatura. Non è mai stata questa l’idea, anche perché non ci sono i senatori che si riuniranno a marzo a Frascati per una giornata in ricordo di Bruno Astorre. La data cerchiata in rosso potrebbe essere quella del 27 gennaio, quando la segretaria sarà a Cassino per la prima tappa, “simbolica” e scelta nel giorno dell’anniversario del bombardamento nazista, della campagna elettorale per le Europee. A Gubbio, intanto, i deputati si confrontano.
Presenti e assenti al ‘conclave’
“Forse se lo facesse anche il Governo, di confrontarsi con queste voci, forse farebbe meno fesserie e capirebbe meglio il mondo che abbiamo davanti, il Paese reale”, attacca Chiara Braga. Il pullman dei parlamentari partito da Roma è arrivato all’ex convento nel primo pomeriggio di ieri. “Abbiamo cantato ‘Perdere l’amore’ di Massimo Ranieri, una performance niente male”, scherza arrivando Gianni Cuperlo, mentre il collega Federico Fornaro glissa: “Io ho dormito”. Il dj per l’occasione – playlist italiana, assicurano i deputati – è Toni Ricciardi. Nessun duello per gli ultimi posti a sedere, quelli in fondo gettonatissimi durante le gite scolastiche. “Io, lo sapete – scherza Cuperlo – dove mi metti sto”. La sala conferenze ‘Capogrossi’ dell’hotel, in ogni caso, non è da tutto esaurito. Sono una quindicina gli assenti, tra i quali Lorenzo Guerini (che però dovrebbe esserci domani), Paola De Micheli, Chiara Gribaudo, Marco Furfaro, Teto Vaccari (impegnato a Roma con il Giurì d’onore). Dopo due tavole rotonde su ‘Dove va il mondo. Tra guerre e pace, l’Europa di Ventotene’ e ‘La destra al potere: tra propaganda e sogni di egemonia’, i parlamentari hanno cenato con una pasta alle erbe di campo e il vitello all’eugubina.
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