Il leader di Forza Nuova: "Ho denunciato la Digos per falso e la Procura per occultamento di prove"
“Sarò candidato alle elezioni europee malgrado la condanna a 8 anni per l’assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre 2021. Io ho ricevuto una condanna ma tutti hanno visto che il nostro comportamento e il mio in particolare non è stato assolutamente violento. Non abbiamo mosso un dito ma io stesso mi sono interessato di portare delle persone fuori. Più che altro è il Ministero dell’Interno e il Ministro Piantedosi che devono dare risposte su quanti infiltrati c’erano quel giorno e se chi apre la Cgil dall’interno sia o meno un infiltrato”. Così il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, respinge le accuse di essere uno degli istigatori delle devastazioni alla sede del sindacato di corso Italia a Roma durante una manifestazione contro il ‘green pass’, parlando a margine di un incontro a Milano per presentare la propria candidatura alle elezioni europee. “Il processo durerà molti anni perché ci sono processi nei processi. Io ho denunciato la Digos per falso e la Procura per occultamento di prove. È complesso ma queste condanne non mi spaventano”, ha proseguito Fiore. Incalzato poi sull’urlo lanciato da Giuliano Castellino (coimputato nel processo e anch’esso condannato a 8 anni) in Piazza del Popolo: “Assaltiamo la Cgil”, Fiore ha spiegato: “Castellino parlava di assedio e non di assalto. Noi eravamo d’accordo con la polizia per andare là e fare un megafonaggio fuori per mettere pressione a Landini e far ritirare la folle richiesta fatta a tutti i lavoratori di vaccinarsi per non perdere il lavoro”.
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