L’Aula del Senato ha dato il via libera al disegno di legge sull’Autonomia del ministro Calderoli. Sono stati 110 i sì, 64 i no, 3 gli astenuti. Il provvedimento, che ha iniziato il suo iter a palazzo Madama, passa alla Camera.
“Il Senato ha approvato l’autonomia differenziata. È il primo passo concreto verso il baratro. È un progetto dissennato che spaccherà il Paese e farà esplodere ancora di più le diseguaglianze. Serve una forte mobilitazione popolare”. Lo scrive sui social Roberto Speranza (Pd).
“A me sembra sconvolgente, da parte delle Regioni del Sud governate dal centrodestra, il silenzio assenso e la condivisione” di questa riforma. “Ed è grave perché hanno fatto prevalere l’interesse politico rispetto a quello delle proprie comunità”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, conversando con i cronisti alla Camera dopo l’approvazione del disegno di legge sull’Autonomia al Senato.
“Il Senato ha approvato il ddl Autonomia: è un passo importante verso un Paese più moderno ed efficiente, nel rispetto della volontà popolare espressa col voto al centrodestra che lo aveva promesso nel programma elettorale, dai referendum di Lombardia e Veneto e dalle richieste dell’Emilia-Romagna e di altre regioni italiane. In questo momento mi sento di rivolgere un pensiero particolare a Bobo Maroni“. Lo dice il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini.
Nel caos generatosi durante il voto è spuntata poi anche una bandiera con il leone di San Marco, simbolo del Veneto, esposta dalla dalla senatrice leghista Mara Bizzotto, numero due del gruppo a Palazzo Madama.
“Con l’approvazione dell’autonomia oggi in Senato si è compiuto un ulteriore passo avanti verso un risultato storico, importantissimo e atteso da troppo tempo. Avevo previsto che oggi sarebbe stata una bella giornata, e così è stato. Questa è una risposta che dovevo a quelle 14 regioni su 15 a statuto ordinario che ce l’avevano chiesto”. Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, commenta con “grande soddisfazione” il via libera dell’Aula di Palazzo Madama al ddl Autonomia.
Durante il voto del Senato sull’Autonomia i senatori hanno intonato l’inno d’Italia. Comunicato il risultato il vicepresidente di turno Gian Marco Centinaio ha sospeso la seduta. Le voci si sono levate sia dai banchi dell’opposizione che da quelli dalla maggioranza.
Durante il voto del Senato sull’Autonomia i senatori hanno intonato l’inno d’Italia. Comunicato il risultato il vicepresidente di turno Gian Marco Centinaio ha sospeso la seduta. Le voci si sono levate sia dai banchi dell’opposizione che da quelli dalla maggioranza.
Cartelli tricolore durante le dichiarazioni di voto in Senato sull’Autonomia si sono levati dai banchi dell’opposizione. Al termine delle dichiarazioni di voto contrario del senatore Andrea Giorgis a nome del Pd, “per preservare l’unità e l’indivisibilità della Repubblica”, i senatori hanno sollevato cartelli con la bandiera d’Italia, subito redarguiti dal vicepresidente di turno dell’Assemblea, il senatore leghista Gian Marco Centinaio. “Capisco la diretta televisiva – ha detto – ma chiedo ai colleghi di togliere i cartelli, in caso contrario sono costretto a interrompere la seduta”. “Dalla bandiera rossa al tricolore è un bel passo avanti”, ha esordito il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo prendendo la parola per le dichiarazioni di voto.