Il senatore dem ha ribadito la sua contrarietà allo "scambio con il premierato"
“È evidente che il ruolo dello stato per ridurre le disuguaglianze viene meno”. Così Francesco Boccia, capogruppo al Senato del PD, rispondendo alle domande dei cronisti sull’autonomia differenziata. Boccia ha parlato a margine del convegno ‘Centralità delle funzioni locali nel sistema paese’. Secondo Boccia, dunque, “ci saranno 15 piccoli aspiranti staterelli, che sono le regioni a statuto ordinario, e cinque regioni a statuto speciale che non si sarà cosa faranno”. La riforma, per il senatore dem, è anche “pericolosa” perché “consentirà alla regione Lombardia di continuare nel disegno sovversivo e pericoloso di regionalizzazione della scuola”. Boccia, che si è detto contrario allo scambio “autonomia-premierato”, ha poi ricordato che durante il suo mandato da ministro la riforma da lui prevista aveva le coperture necessarie: “C’era l’unanimità della conferenza Stato-regioni, non a caso, perché sul tavolo c’erano le risorse”.
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