Medioriente, al via la missione di Tajani

Il ministro degli Esteri andrà a Beirut, Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah

Al via la missione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani in Medioriente. Il vicepresidente del Consiglio si recherà a Beirut, Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah. Lo scrive la Farnesina in una nota, ricordando che in relazione alla situazione nella Striscia di Gaza, Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia per scongiurare il rischio di un allargamento del conflitto e favorire una de-escalation, sottolineando l’urgenza di ripristinare al più presto un orizzonte politico verso una soluzione a due Stati. Nella giornata di oggi in Libano, sono previsti incontri con esponenti governativi di primo piano e la visita alla missione militare bilaterale italiana in Libano (Mibil). Da lì si collegherà con il contingente italiano presso la missione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), dove l’Italia è presente con 1.062 soldati. La Missione Mibil svolge dal 2015 attività di addestramento in favore delle Forze Armate libanesi per accrescerne la capacità di controllo del territorio.

Il programma di giovedì

 Nella giornata di domani sono previsti incontri al massimo livello con le autorità israeliane e palestinesi, oltre a quelli con l’omologo israeliano Katz e quello palestinese al-Maliki. Il ministro Tajani parteciperà inoltre, in qualità di ospite d’onore, alla cerimonia annuale presso lo Yad Vashem, il memoriale della Shoah, in occasione del Giorno della Memoria. “Sarò allo Yad Vashem per testimoniare che il nostro Paese è in prima linea, a fianco di Israele, contro l’antisemitismo” ha dichiarato il vicepremier. “Non possono essere in alcun modo tollerati questi vergognosi rigurgiti di antisemitismo che si stanno diffondendo come conseguenza del conflitto in corso: quest’anno, ancora di più, abbiamo il dovere di contrastarli ovunque, in ogni modo”, ha aggiunto.

Il ministro: “Soluzione a due Stati unica possibile per la pace”

“L’unico obiettivo da perseguire se vogliamo la pace è quello dei ‘due popoli e due Stati’ con Israele riconosciuto dalla Palestina e da tutti gli altri Paesi arabi e viceversa cercando di far vivere tutti in pace”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a SkyTg24. “Anche a Ramallah e in Israele insisterò perché si guardi a questa posizione. Alla fine, pur ricordando che l’esplosione della situazione è colpa di Hamas che ha fatto una carneficina, credo che il buonsenso debba prevalere”.