Camera ardente per l'ex partigiano, scomparso sabato a 105 anni
“C’è una parola che ha caratterizzato la sua vita, ed è stata libertà. Lui era davvero convinto che la libertà di tutti e per tutti fosse una condizione assolutamente indispensabile per l’umanità, perché l’umanità potesse vivere assieme e soprattutto potesse vivere in pace”. Così Nino Boeti, presidente onorario dell’Anpi di Torino, in un ricordo di Bruno Segre espresso a margine della camera ardente per l’ex partigiano, al Polo del ‘900 a Torino. Segre è scomparso sabato all’età di 105 anni. “Mio nonno definiva la politica di oggi in preda a dei mediocri, senza l’integrità dei politici del passato “, ha aggiunto Ruben Segre, nipote di Bruno. “Non confidava molto nei politici di oggi, ma lo faceva nei confronti delle garanzie costituzionali. Il lascito più importante è capire che la libertà non è qualcosa che arriva, ma che si prende“, ha sottolineato inoltre Ruben Segre.
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