Il ministro a margine di una conferenza a Bruxelles ha parlato anche delle prossime Europee: "ID crescerà ancora"

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parla del caso di Ilaria Salis, la 39enne maestra milanese sotto processo in Ungheria per lesioni ai danni di due neonazisti, chiedendo a Budapest il rispetto di condizioni di detenzione civili ma anche affermando che, se fosse dichiarata colpevole, Salis non dovrebbe più insegnare. “È fondamentale chiedere condizioni di detenzioni civili, umane, rispettose, e un giusto processo. Spero che si dimostri innocente perché qualora fosse ritenuta colpevole, atti di violenza imputabili a un’insegnante elementare che gestisce il presente e il futuro di bimbi di 6-7-8 anni sarebbero assolutamente gravi“, ha detto Salvini a margine della conferenza ‘Europa e le Alpi, come mantenere una regione cruciale al centro delle politiche dell’Ue’ al Parlamento europeo a Bruxelles.”Il fatto che poi sia a processo anche in Italia per altri episodi di violenza e altre aggressioni sicuramente è spiacevole però le catene in un’aula di tribunale non si possono vedere – ha aggiunto -. Quindi bene fa il governo italiano a chiedere il rispetto dei diritti di colei che è presunta innocente, fino a prova contraria. Poi la sinistra che invoca l’indipendenza della magistratura in Italia ovviamente immagino abbia lo stesso rispetto per le magistrature di altri Paesi europei. Contiamo su un processo giusto e veloce sperando nella sua innocenza. Se fosse dimostrata colpevole, ovviamente sarebbe incompatibile con l’insegnamento in una scuola elementare”, ha ribadito. 

Legale ungherese di Salis: “Qui abituati a trattamenti lesivi dignità umana”

“In Ungheria siamo abituati a questo tipo di trattamento. L’opinione italiana è naturalmente scioccata. L’applicazione della pena è eccessiva, tali misure non dovrebbero essere necessarie. Offendono la dignità umana”. Lo spiega a LaPresse l’avvocato ungherese che ha seguito il caso di Ilaria Salis a Budapest, Gyorgy Magyar, responsabile dello studio legale Magyar Gyorgy&Partners, esperto di diritti umani e civili, nonché politicamente attivo a Budapest. 

Legale ungherese di Salis: “Accusata di far parte di organizzazione criminale”

“È accusata di tentata aggressione con l’aggravante del rischio di pericolo di vita. Si tratta inoltre, secondo l’accusa, di un membro di organizzazione criminale. Quindi, secondo la legge ungherese, rischia una pena detentiva tra i 2 e i 24 anni”, ha aggiunto Magyar. “Qui non ci sono ancora prove, lei non conosce il materiale probatorio nella sua lingua madre e non ha neanche ammesso, ancora, la propria colpevolezza”.

Legale Salis: “Da Salvini imprecisioni, mia assistita assolta”

Salvini poi ha riportato alla luce un episodio avvenuto a Monza nel 2017, quando Salis avrebbe partecipato all’aggressione di due militanti leghiste. “Sul caso c’è una sentenza di assoluzione, quindi sono tutte imprecisioni e tutte falsità”, ha detto a Radio Capital l’avvocato Eugenio Losco, legale della 39enne milanese. “E’ ridicolo. Ilaria è stata assolta per non aver commesso il fatto, la Lega di Monza si poteva costituire parte civile nel processo e non lo ha fatto. Quindi non so di cosa stia parlando questo avvocato. Fra l’altro le due militanti della Lega sono state sentite come testimoni, come anche il segretario cittadino di Monza, sono informati dei fatti. Questo è ancora più grave. Se è solo propaganda? Esattamente”.

Giudice Monza: “Fermò violenze contro banchetto Lega”

Ilaria Salis è finita al centro di una nuova vicenda. La 39enne si trova in carcere a Budapest da quasi un anno con l’accusa di aver assalito due neonazisti nella Capitale ungherese ma Matteo Salvini ha riportato alla luce un altro episodio, avvenuto in Italia. La donna – secondo quanto riferito dal vicepresidente del Consiglio – sarebbe stata coinvolta in un’aggressione a due militanti leghiste, avvenuta a Monza nel 2017. Eppure secondo quanto scritto dalla giudice Maria Letizia Borlone del tribunale di Monza, Salis ha impedito che le violenze contro il banchetto della Lega proseguissero. Aveva messo il “braccio dietro la schiena ad un giovane che aveva appena buttato a terra la bandiera leghista, come ad invitarlo a proseguire nel corteo”, fa sapere la magistrata nelle motivazioni della sentenza, consultate da LaPresse.Il 1° dicembre 2023 la 39enne, assieme ad altri tre coimputati, tutti accusati di violenza privata e danneggiamento, è stata assolta per non aver commesso il fatto.Secondo la sentenza, che si basa in particolare sulle immagini fotografiche e video girate il 18 febbraio 2017, nessuno di loro avrebbe “partecipato all’azione delittuosa commessa dai compagni di corteo, né pare averli in qualche modo incoraggiati o supportati moralmente”. L’indagine della Polizia di Stato di Monza è nata dalla denuncia presentata dall’allora segretario cittadino della Lega Nord, Federico Arena.

Schlein: “Lega le mette altre catene, siamo al Medioevo”

Non è stata in silenzio Elly Schlein che ha risposto alle dichiarazioni del leader del Carroccio.“La Lega anziché battersi per non vedere calpestata la dignità di una cittadina italiana si mette a rovistare nel suo passato, ancora prima che sia pronunciata sentenza ha già deciso la colpevolezza, e mette altre catene ai polsi e alle caviglie di Ilaria Salis richiamando accuse su cui è già stata assolta”, ha detto la segretaria del Partito democratico. “In questa nostalgia di Medioevo dove sparisce la presunzione di innocenza Salvini si spinge ad affermazioni di un paternalismo insopportabile, ma se sostiene che chi è accusato di lesioni non possa fare la maestra allora viene da chiedergli come possa, chi è accusato di sequestro di persona, fare il ministro”, ha aggiunto la parlamentare dem. 

Ostellari: “Se ok a domiciliari chiederemo trasferimento in Italia”

Sul caso si è pronunciato anche il sottosegretario alla Giustiza, Andrea Ostellari. “Non appena la misura cautelare disposta nei confronti di Ilaria dovesse essere sostituita con altra meno afflittiva, il ministero della Giustizia, ricevuta la necessaria documentazione da parte del corrispondente Ministero della Giustizia ungherese, provvederà immediatamente a trasmettere il tutto all’autorità giudiziaria competente per il riconoscimento e l’esecuzione in Italia della misura applicata“, ha detto durante le interrogazioni a risposta immediata in Commissione alla Camera. “Sul punto, e per completezza va rammentato che le istanze di revoca o di modifica dell’attuale misura custodiale carceraria sono di pertinenza dell’interessata che, insieme ai suoi avvocati difensori e la sua famiglia, valuterà tempi e modalità di presentazione”. 

Tajani: “Ci stiamo preoccupando che vengano rispettati i suoi diritti”

“Noi ci stiamo preoccupando che vengano rispettati i suoi diritti da detenuta. Oggi sono andati anche i genitori a visitare questa donna detenuta in Ungheria accusata di una serie di reati che riguardano violenza, scontri”, ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite di Bruno Vespa a ‘Cinque Minuti’. “Il governo italiano ha fatto tutto ciò che serviva per garantire il rispetto delle norme Ue sul trattamento dei detenuti”, ha aggiunto.

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