Il vicepremier: "C'è una situazione di grande tensione e mi auguro si possa ridurre"

Antonio Tajani prova a spiegare le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto, pronunciate in un’intervista rilasciata a un quotidiano nei giorni scorsi, sulla necessità di richiamare i riservisti. “In questo momento non ci sono pericoli imminenti. Credo che Crosetto si riferisse ad avere una struttura militare numericamente più consistente e noi siamo impegnati su tanti fronti. Stamattina ho parlato a lungo con i miei colleghi a Bruxelles della presenza anche italiana ed europea nel Sahel. Noi abbiamo nostri militari in Niger, ci sono poi nostri carabinieri presenti in altre parti dell’Africa subsahariana”, ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier a margine di un convegno di Forza Italia a Rho. “C’è una situazione di grande tensione e io mi auguro si possa ridurre in Medioriente con una de-escalation. Ho parlato a lungo con la ministra degli Esteri dell’Indonesia e stiamo lavorando perché ci possa essere uno stato Palestinese che riconosca Israele e viceversa”, ha proseguito Tajani. “La soluzione due popoli e due Stati è l’unica possibile e noi la perseguiamo con determinazione. Continuiamo a lavorare per questo obiettivo con una richiesta forte di liberazione degli ostaggi israeliani senza condizioni e per la cessazione del fuoco”.

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