La detenzione della 39enne italiana in Ungheria infiamma la politica

Si parla ancora della 39enne italiana detenuta in Ungheria. “Schlein dice che sul caso di Ilaria Salis il governo si è mosso con grave ritardo? Non so cosa intenda, ma se lei è più brava di noi sicuramente saprà cosa fare”. Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del bilaterale a Tokyo col primo ministro giapponese Fumio Kishida.

Pronta la replica della leader dem: “Non so se siamo più bravi. Ma so che da mesi e mesi ci sono atti parlamentari depositati del Pd e delle opposizioni che chiedono al governo di intervenire a tutela di Ilaria Salis, detenuta in condizioni inumane in Ungheria. So che il governo ne ha parlato solo dopo che il mondo ha visto il guinzaglio e le catene, e che fino ad ora ha fatto poco o nulla per tutelare i diritti e la dignità di una cittadina italiana, e per riportarla in Italia. So che il governo Meloni ha taciuto sulla vicenda per mesi per non urtare il suo amico e alleato Orban. So che Giorgia Meloni, che non ha le mani incatenate come Ilaria Salis in Ungheria, le allarga per accogliere ‘a braccia aperte’ Victor Orban, presidente ungherese, nel suo partito dei conservatori europei” ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo all’attacco di Giorgia Meloni.

Tajani vede il padre di Salis: “Incontro cordiale”

Antonio Tajani ha visto il padre della donna, accompagnato dal suo legale. “E’ stato un incontro privato e cordiale”, ha affermato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri durante una conferenza stampa alla Farnesina. “Continuiamo a impegnarci perché possa essere rispettata la normativa comunitaria per la tutela dei diritti dei detenuti”, ha aggiunto. 

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