L'ex presidente dell'organismo sciolto dal presidente della Camera: "Non c'è un atto in cui io abbia palesato parzialità"
Giorgio Mulè, ex presidente del Giurì d’onore sul caso Meloni-Conte relativo al Mes sciolto dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, respinge le accuse del leader del Movimento 5 Stelle su una mancanza di imparzialità dell’organismo. “Non c’è un atto in cui io ho palesato una parzialità che ha portato allo stravolgimento delle regole o delle procedure”, ha spiegato in un’intervista a LaPresse. Lo scioglimento del Giurì era stato chiesto proprio da Conte giovedì mattina citando una presunta mancanza di imparzialità dopo le dimissioni dei due commissari di PD e AVS Vaccari e Zaratti. L’organismo aveva il compito di indagare sulla veridicità delle affermazioni dette in aula dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito all’operato di Conte sul tema della ratifica della riforma del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità). La procedura, ha detto ancora Mulè, “si è conclusa con un atto che a mio avviso offende l’istituzione“. E, alla domanda se Conte abbia fatto pressione sui deputati di Pd e Avs per le loro dimissioni, il deputato forzista ha risposto: “Questo non lo so”.
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