"Rischio la prigione per proteggere la vita", ha spiegato il manifestante, già sottoposto a obbligo di dimora

Uno degli attivisti di Ultima Generazione che nel primo pomeriggio di oggi hanno effettuato un blitz a Firenze, al museo degli Uffizi, attaccando al vetro del dipinto della Venere del Botticelli foto dei danni dell’alluvione di Campi Bisenzio (Firenze), ha violato l’obbligo di dimora, misura cautelare che era stata disposta nei suoi confronti dopo un blocco stradale organizzato lo scorso dicembre, e adesso rischia gli arresti domiciliari o la custodia in carcere. È quanto fa sapere Ultima Generazione in una nota.

“Sono Giordano, un padre di famiglia e operatore socio-sanitario. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita“, spiega l’attivista. “Oggi – prosegue – questo quadro simbolo di amore e bellezza si è trasformato mostrando la distruzione e il dolore che stiamo già vivendo a causa della crisi climatica. Il governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l’acqua non sarà un problema quest’estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde per zuppe su del vetro”.

“Continuano a opprimere le voci di chi chiede aiuto e di chi li richiama al loro dovere, con nuove leggi punitive cercando di spaventarci: non capiscono o non vogliono capire – ha concluso l’attivista – che io sto già soffrendo, soffro per il futuro dei miei amici, soffro per il futuro delle persone che amo, soffro per il futuro di mia figlia”. Terminato il blitz, gli attivisti sono stati portati nella stazione Uffizi dei carabinieri.

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