Telefonata tra Schlein e Meloni: al centro il Medioriente

Lo si apprende da fonti del Nazareno. Del conflitto parla anche Conte: "Governo intervenga per stop azione militare Israele"

La segretaria del Pd, Elly Schlein, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si sono sentite al telefono. Al centro del colloquio, secondo quanto si apprende da fonti del Nazareno, la questione del conflitto in Medioriente, mentre in aula è iniziata la discussione delle mozioni sul tema. La Camera ha poi approvato parte della mozione dem, in cui si chiede al governo di adoperarsi per “sostenere ogni iniziativa” volta a “chiedere un immediato cessate il fuoco” a Gaza. Nei giorni scorsi Schlein aveva annunciato che avrebbe chiamato Meloni

Ok Camera a parte mozione Pd: “Impegno a cessate il fuoco”

È passato alla Camera l’impegno contenuto nella mozione del Pd sul Medioriente, con cui si chiede che il governo si adoperi per “sostenere ogni iniziativa” volta “a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza“. Sul punto il governo non ha espresso parere, rimettendosi al voto dell’aula, e l’impegno è passato con l’astensione dei deputati di maggioranza

Schlein: “Momento molto importante, siamo felici”

“Questo è un momento molto importante perché il Parlamento ha approvato il primo punto della nostra mozione così come riformulato, per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario, e di questo siamo molto felici. Avevamo presentato questa mozione per scuotere il dibattito nel Paese e favorire un avanzamento del Parlamento”, ha detto poi Schlein parlando con i cronisti in Transatlantico dopo il voto dell’Aula.

Schlein: “A Meloni chiesto iniziativa diplomatica più incisiva”

“L’ho chiamata in generale su questo conflitto in Medioriente, chiedendo un’iniziativa diplomatica e politica molto più forte e incisiva del governo italiano in linea con quella che è la tradizione diplomatica italiana e senz’altro siamo felici che qui l’astensione non abbia impedito che passasse questo punto per noi dirimente, non da oggi, perché noi il cessate il fuoco umanitario lo chiediamo da ottobre“, ha aggiunto la leader dem parlando della telefonata con Meloni. 

Camera approva mozioni maggioranza e Azione

La Camera ha approvato anche le mozioni presentate dai partiti di maggioranza, a prima firma di Andrea Orsini (FI), e di Azione, a prima firma di Ettore Rosato

Schlein: “Cessate il fuoco subito, se impegno governo noi ci siamo”

Intervenendo in Aula alla Camera nel dibattito sulle mozioni sul Medioriente, Schlein ha detto: “Il Pd ha ritenuto necessario presentare questa mozione per la gravità del conflitto in Medioriente e perché crediamo che questo Parlamento debba esprimersi per un immediato cessate il fuoco umanitario. Deve riprendere subito il dialogo verso la soluzione di due popoli due Stati” e “se l’azione del governo e del Parlamento andrà in questo senso il Pd ci sarà, noi ci saremo”. La leader dem ha sottolineato che in questi mesi “secondo l’Onu dopo i 1.200 morti del brutale attacco di Hamas sono morti 28mila palestinesi di cui 10mila bambini. Sono morti anche oltre 150 membri del personale Onu e 79 giornalisti. Gaza è un territorio dove nessun luogo è sicuro e la Storia ci giudica su quello che accade. Ma non domani, oggi”. Ha poi aggiunto che Hamas va isolata e non rappresenta il popolo palestinese, ma “sul popolo palestinese stiamo vedendo una punizione collettiva che anche gli Usa e il ministro degli Esteri Tajani definiscono sproporzionata. Vi chiediamo di sostenere una missione di pace a Gaza con una forza di interposizione sotto l’egida dell’Onu, e una Conferenza di pace. La nostra mozione chiede al governo italiano di spingere per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Ue, perché per la prima volta c’è un capo del governo israeliano che nega esplicitamente questa possibilità”. Lo sforzo che serve, dunque, è “trovare interlocutori nei due lati per costruire la pace, e gli interlocutori non possono essere Hamas da un lato né questo governo israeliano dall’altro, con ministri di estrema destra che evocano la bomba atomica su Gaza. Si deve poi fare tutto il possibile per evitare l’attacco annunciato su Rafah, che sarebbe un’ecatombe. Insistiamo su un cessate il fuoco umanitario immediato”, ha sottolineato Schlein. “Bisogna ripristinare – ha concluso – tutti i fondi per gli aiuti umanitari alle Ong e alle agenzie Onu che si occupano di sostenere la popolazione civile palestinese che non ha colpe. Bisogna sostenere il lavoro delle sedi giurisdizionali internazionali che possano accertare le violazioni ai diritti umani che possano configurare crimini di guerra. Serve un’azione più incisiva e più chiara da questo governo, serve un’iniziativa forte, da parte dell’Italia, con la sua tradizione diplomatica, per riprendere la strada indispensabile della pace”.

Conte: “Meloni intervenga per stop azione militare Israele”

Della situazione a Gaza ha parlato martedì anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. “Tutto il nostro governo deve intervenire fortemente. Tutti a dire: ma non basta un intervento, cosa possiamo fare? Innanzitutto, possiamo battere i pugni forti” sul tavolo “e Giorgia Meloni, il nostro presidente del Consiglio, deve intervenire. Ma deve intervenire e devono intervenire tutti coloro che hanno a cuore anche la causa israeliana, perché questa azione militare rimarrà una macchia nella storia di Israele e contribuirà a far calare un peso gravissimo di responsabilità sulla causa israeliana“, ha detto l’ex presidente del Consiglio a margine della proiezione al Senato del film ‘Palazzina Laf’ di Michele Riondino. “Non possiamo condurre un’azione militare e rimanere indifferenti e assistere a quest’azione militare nei confronti della popolazione civile palestinese in modo indiscriminato da chi sono dei terroristi. I terroristi vanno combattuti, perché Hamas ha fatto qualcosa di atroce. Ma ci sono modi e modi per combattere e spetta a Israele di trovare il modo giusto senza coinvolgere i civili palestinesi”, ha aggiunto.