La leader dem: "Momento molto importante, serve iniziativa diplomatica forte"
La Camera si compatta su una parte della mozione del Partito democratico sulla guerra in Medioriente, quella che chiede un impegno del governo per il cessate il fuoco umanitario immediato: l’astensione di 159 deputati della maggioranza, che permette l’approvazione del testo dem, arriva dopo una telefonata tra la segretaria del Pd, Elly Schlein, e la premier Giorgia Meloni. Si sblocca così anche la parte della mozione Pd che chiede una conferenza di pace per avviare il lavoro verso la soluzione politica dei due popoli due Stati, mentre gli altri punti vengono respinti.
L’impegno, riformulato su proposta del governo e accolto nella mozione Pd, approvato dalla Camera, prevede di “sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all’interno della Striscia”.
Schlein: “Momento molto importante”
“Questo è un momento molto importante perché il Parlamento ha approvato il primo punto della nostra mozione così come riformulato, per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario, e di questo siamo molto felici”, commenta a caldo Schlein appena uscita dall’Aula. “Avevamo presentato questa mozione proprio per scuotere il dibattito nel Paese e ottenere un avanzamento nella posizione del Parlamento, che su questo punto è arrivato”, sottolinea, non sottraendosi poi al racconto del colloquio telefonico avuto poco prima del dibattito in Aula con la premier: “L’ho chiamata in generale” per parlare “di questo conflitto in Medioriente, chiedendo un’iniziativa diplomatica e politica molto più forte e incisiva del governo italiano, in linea con quella che è la tradizione diplomatica italiana, e senz’altro siamo felici che qui l’astensione non abbia impedito che passasse questo punto per noi dirimente, non da oggi, perché noi il cessate il fuoco umanitario lo chiediamo da ottobre”.
L’Assemblea poco prima aveva affrontato il dibattito sulla situazione di Gaza, e la stessa Schlein nel suo intervento aveva ricordato i 1.200 morti israeliani nell’attacco del 7 ottobre di Hamas e i 28mila palestinesi uccisi, di cui 10mila bambini, da allora. La Camera ha approvato le mozioni presentate dai partiti di maggioranza, a prima firma di Andrea Orsini (FI), e di Azione, a prima firma di Ettore Rosato. Approvata anche quasi tutta la mozione di Italia Viva, salvo uno degli impegni su cui non è stata accettata la riformulazione proposta dal governo. Sostanzialmente bocciate, invece, le mozioni di M5S e Avs, ad eccezione di alcuni capoversi dei dispositivi.
Ma l’essenziale, sottolinea Schlein, è che “la Camera oggi chiede un cessate il fuoco umanitario immediato per assistere i civili e liberare tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas. Ovviamente la nostra mozione aveva molti altri punti. È passato anche quello che chiede una conferenza di pace per avviare il lavoro verso la soluzione politica dei due popoli due Stati, anche questo lo riteniamo importante. Altri punti invece non sono passati e noi continueremo ad insistere. A partire dal riconoscimento da parte dell’Ue dello Stato di Palestina, che riteniamo necessario tanto più di fronte al primo capo di governo israeliano che nega esplicitamente questa prospettiva”.
Non solo: “Abbiamo chiesto – aggiunge la segretaria dem – di attuare le sanzioni contro Hamas ma pure di prevedere un pacchetto di sanzioni contro i coloni in Cisgiordania che si rendono protagonisti di crimini e violenze contro la popolazione palestinese. E abbiamo chiesto di ripristinare i fondi per le ong che sono in Palestina e in Israele e i contributi alle agenzie dell’Onu che si occupano di rifugiati palestinesi”.
Insomma, la strada è lunga e se questa prima convergenza con Meloni su questo tema darà i suoi frutti “lo dirà il tempo”, ma c’è un primo segnale, come quello arrivato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su una reazione israeliana a Gaza definita “sproporzionata”: “Anche nel mio intervento ho richiamato questa presa di posizione di Tajani perché mi è capitato proprio nei giorni scorsi di ribadire la stessa cosa. È bene che il governo italiano dica che la reazione del governo israeliano è sproporzionata. È un giudizio che da tempo diamo anche noi”.
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