Il giornalista a margine della presentazione del progetto 'Pace, Terra e Dignità'

“I trattori sono una manifestazione eloquente di un rifiuto che avviene da parte di chi aveva creduto nelle promesse della Meloni e si vede invece minacciato nel suo reddito“. Così il giornalista Michele Santoro a margine della presentazione presso la sede dell’FNSI del suo progetto politico ‘Pace, Terra e Dignità’, in merito alle recenti proteste degli agricoltori. “2.500 miliardi da destinare alla transizione ecologica vuol dire far diventare anche i nostri agricoltori custodi del verde, dei terreni agricoli”, continua il giornalista: “Non è che per difendere il loro reddito dobbiamo mettere a rischio il 90% dei suoli italiani dal pericolo di non riuscire a essere più produttivi sotto il profilo agricolo”, ha aggiunto sottolineando come “noi dobbiamo sostenerli a fare le scelte giuste e loro devono agire per conto della collettività”. E ha concluso: “Ecco perché occorrono tante risorse, perché per cambiare le cose si finisce per danneggiare certi interessi. E gli interessi dei più deboli vanno difesi, vanno protetti, se vogliamo arrivare a un obiettivo”.

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