Polemica sulla qualità dell’aria a Milano, dopo la rilevazione del sito svizzero “IQAir” per cui il capoluogo lombardo sarebbe stata nella giornata di ieri la terza città più inquinata del mondo. Battibecco tra il sindaco Sala e giornalisti su qualità aria. “Lei ritiene che Milano sia la terza città più inquinata del mondo?”, ha chiesto il primo cittadino milanese a un cronista, parlando a margine della firma del protocollo d’intesa sui beni confiscati in Prefettura a Milano, aggiungendo di essere “seccato di dover rispondere su questioni che non esistono”.
Per Sala, quelle emerse all’attenzione pubblica “sono le solite indagini estemporanee gestite da un ente privato“. Sempre rivolgendosi ai giornalisti, Sala si è detto “meravigliato anche di voi. Non è che potete riportar notizie lette dai social. Chi fa queste analisi? Arpa fa altre analisi che dimostrano tutto il contrario, informatevi anche voi”.
“La mia amministrazione credo che abbia dimostrato anche con decisioni divisive, di volere fare qualcosa sull’ambiente”, ha aggiunto Sala. “Ma non possiamo andare dietro a cose del genere. L’appello è di seguire i dati di Arpa e a contestare se mai le decisioni che prendiamo. Stiamo chiamando anche Regione Lombardia al tavolo perché è chiaro che Milano da sola può fare fino a un certo punto”, ha concluso l’inquilino di Palazzo Marino.
Lo smog “è un dato di fatto che coinvolge tutta la Pianura Padana. Lo stiamo dicendo da tantissimo tempo: è chiaro che se le condizioni climatiche sono belle come in questi giorni, senza acqua e senza vento, si crea quello che abbiamo realizzato negli ultimi giorni. Noi stiamo facendo dei miracoli per ridurre l’immissione in atmosfera di sostanze inquinanti, con tutte le politiche che stiamo portando avanti per migliorare i riscaldamenti, le automobili, per agevolare le attività produttive a intraprendere un percorso di sostenibilità. Stiamo ottenendo dei risultati da queso punto di vista notevoli, abbiamo abbattuto tutte le emissioni di sostanze inquinanti in misura rilevante e rientrando nei parametri richiesti dall’Europa”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della firma del protocollo d’intesa sui beni confiscati in Prefettura a Milano.
Si può fare di più? “Si può fare e sicuramente lo faremo. Chiaro che sono tutte iniziative che portano dei cambiamenti che non possiamo pretendere che vengano realizzati nello spazio di pochi mesi e settimane, perché bloccheremmo la Regione”, ha aggiunto Fontana.