Ancora un botta e risposta a distanza con la presidente del Consiglio, che lo ha 'accusato' di usare i fondi di coesione per "la sagra del caciocavallo"
Ancora un botta e risposta ‘a distanza’ tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “È in atto da parte della presidente del Consiglio e di forze della maggioranza di Governo una campagna di falsificazione dei dati che riguardano la Regione Campania. C’è un motivo molto semplice: hanno valutato che De Luca è uno che non si piega e non si vende, e dunque va colpito. Hanno valutato anche che l’esperienza di governo della Regione Campania è un’esperienza di avanguardia e ovviamente questo dà fastidio, perché sfugge all’immagine tradizionale del Sud cialtrone e inefficiente” ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook nella quale controbatte alle dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui fondi europei utilizzati dalla Campania. “C’è una campagna di aggressione mirata e di falsificazione – ha aggiunto De Luca – che si accompagna sempre all’aggressione politica perché c’è bisogno di colpire la credibilità. Dobbiamo stare attenti, non possiamo dare spazio a chi adotta lo stile ‘stracciarola’, fatto di volgarità, di approssimazione, di mistificazioni e di arroganza. Dobbiamo evitare di dare spazio a questi atteggiamenti, perché servono a distrarre l’opinione pubblica dai problemi concreti”.
“A proposito della performance di ieri della Meloni e a proposito delle sagre: onorevole Meloni, una Regione dà 10mila e 20mila euro ai Comuni e alle Pro Loco che poi organizzano la sagra. Ma ci si può ridurre da presidente del Consiglio a questi livelli di volgarità e di cialtroneria?” ha agigunto ancora De Luca. Meloni ha parlato ieri a ‘Porta a Porta’ di chi spende i Fondi di coesione “per la sagra del caciocavallo”.
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