La Cgil: "Preoccupazione democratica". Lunedì alle 12 l'incontro al Viminale

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato in una nota di aver “fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli” ha detto. “Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”. Il riferimento è a quanto accaduto ieri a Pisa, dove il corteo pro Palestina degli studenti è stato manganellato dalle forze dell’ordine.

“Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni” si legge ancora nella nota del Quirinale.

Il segretario della Cgil Maurizio Landini in una lettera al ministro Matteo Piantedosi aveva parlato delle manganellate agli studenti a Pisa. “Egregio Ministro, intendo sollecitare alla Sua attenzione l’opportunità di convocare un incontro in tempi rapidi con le organizzazioni sindacali confederali. Ciò a seguito delle cariche violente di cui sono state oggetto le studentesse e gli studenti a Pisa ed anche in altre città e su cui vogliamo esprimerLe fin d’ora la nostra disapprovazione e preoccupazione democratica. In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgo cordiali saluti.” dice il leader della Cgil.

Il Viminale ha confermato che il ministro Piantedosi ha avuto contatti telefonici con i leader sindacali per fissare un incontro lunedì alle 12.

Pisa, Capo Polizia: “Verificheremo iniziative forze dell’ordine”

“Purtroppo ieri durante i servizi di ordine pubblico a Firenze e a Pisa i nostri operatori hanno posto in essere delle iniziative che dovranno essere analizzate singolarmente e verificate con severità e trasparenza” Così il Capo della Polizia Vittorio Pisani in una intervista al Tg1.  “Quando le manifestazioni non sono preavvisate o non vengono condivise con la questura le modalità e i percorsi possono verificarsi momenti di criticità: questi momenti di criticità non possono però essere una giustificazione, in questi casi”, ha aggiunto. “Va precisato e va chiarito che le iniziative e le decisioni che vengono adottate in sede locale durante i servizi di ordine pubblico non sono determinate ne’ da scelte politiche ne’ da direttive politiche. La polizia di Stato è la polizia di un Paese democratico e noi abbiamo il dovere di garantire innanzitutto la manifestazione del dissenso ma questa manifestazione deve avvenire pacificamente isolando i violenti e rispettando anche le prescrizioni delle autorita’”, ha concluso. 

Il Pd: “Ora la Lega vuole togliere la scorta anche a Mattarella?”

“Stamattina la Lega ha detto che a Elly Schlein andrebbe tolta la scorta perché ha difeso gli studenti. La Lega, ora che anche il presidente Mattarella ha parlato, la vuole togliere anche al Presidente della Repubblica?”. Così fonti Pd interpellate da LaPresse dopo la telefonata tra il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il ministro dell’interno Matteo Piantedosi. Il deputato toscano della Lega, Edoardo Ziello, aveva detto alla segretaria Pd di “rinunciare alla scorta” vista “la sua repulsione per le forze dell’ordine”.

Lollobrigida: “Polizia fa il suo lavoro”

“Io credo che vada rispettata la possibilità di manifestare e la possibilità delle forze di polizia di fare il proprio lavoro. In questa ottica non sono io che devo giudicare i fatti di ordine pubblico. Da quello che ho visto dalle immagini, c’è stata una vicenda di tentativo di pressione rispetto ad una manifestazione che era autorizzata in un altro sito e c’è stata una reazione della polizia. Spiegheranno se nei canoni e se nei termini di legge e di rispetto delle regole. Io penso sempre che le donne e gli uomini delle nostre forze dell’ordine agiscano nell’interesse della sicurezza dei cittadini, non per fare altro, e penso e spero che le forze politiche partano dalla fiducia nelle forze dell’ordine, eventualmente smentita dai fatti e non il contrario, con la sfiducia nelle forze dell’ordine che diventano sempre soggetti da accusare e che si devono giustificare”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a margine del Forum in Masseria rispondendo a una domanda sugli scontri di ieri a Pisa.”Garantiscono la sicurezza dei cittadini, vanno prese come esempio di fiducia, quelle che agiscono male vanno eventualmente perseguita, ma questo la legge già lo prevede”, ha concluso. 

Conte a Meloni: “Dov’è il diritto al dissenso?”

Scrive in un post su Facebook il presidente del M5S, Giuseppe Conte, che pubblica due foto di Pisa di ieri: “Presidente Meloni, ricordi le parole che hai pronunciato quando in Parlamento hai chiesto e ottenuto la fiducia? Allora dichiarasti solennemente: ‘Difficilmente riuscirò a non provare un moto di simpatia anche per coloro che scenderanno in piazza per contestare le politiche del nostro Governo, perché inevitabilmente tornerà nella mia mente una storia che è stata anche la mia. Io ho partecipato a tantissime manifestazioni nella mia vita’. Aggiungesti anche un’esortazione: “Siate liberi!”. A rileggerla oggi quella esortazione si rivela una presa in giro. Che fine ha fatto quel tuo ‘moto di simpatia’? Dov’è oggi il riconoscimento del legittimo diritto al dissenso? Hai incitato i nostri ragazzi a credere alle proprie idee, ad agire di conseguenza, a non rinunciare alla libertà. È bastato un anno e mezzo di Governo, di giornate rinserrate nel palazzo, per cambiare totalmente idea: la retorica dell’ardore giovanile scompare sotto i ruvidi colpi di manganello. Un’altra abiura, l’ennesima retromarcia”. 

Cittadinanzattiva: “Qualcuno risponda per manganellate”

“Profonda indignazione. Il diritto dei giovani di manifestare pacificamente sia tutelato sopra ogni cosa”. Lo dice Cittadinanzattiva in merito a quanto accaduto ieri a Pisa:
“Le immagini delle manganellate con cui ieri le forze dell’ordine hanno risposto alla manifestazione pacifica delle studentesse e degli studenti pisani ci lasciano sgomenti e profondamente indignati” dichiara Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Allo sgomento si unisce con altrettanto forza un sentimento di vicinanza per queste ragazze e ragazzi e di gratitudine verso chi è sceso in piazza in segno di solidarietà nei loro confronti. Anche l’assemblea Cittadinanzattiva di Pisa ha aderito alla manifestazione di ieri sera per essere accanto ad una generazione che sta vivendo in una epoca di incertezze sociali ed economiche e di gravi emergenze globali e che per questo meriterebbe rispetto, ascolto, attenzione. Non certo violenza da parte di chi rappresenta lo Stato”. Cittadinanzattiva si unisce alla richiesta di chi, a cominciare dai docenti del liceo artistico Russoli, chiede che qualcuno risponda “dell’inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti i ragazzi”, e che si proceda all’inserimento dei codici identificativi per le forze dell’ordine, perché mai più restino impunite simili vicende.

La solidarietà degli studenti di Livorno ai manifestanti

“Il personale del Liceo Enriques di Livorno esprime la più profonda solidarietà agli studenti che hanno recentemente partecipato alle manifestazioni pacifiche a Pisa e Firenze per il cessate il fuoco a Gaza, esercitando il loro diritto di espressione e di partecipazione attiva alla vita civica della nostra comunità”. Così una lettera firmata da 274 studenti, 98 docenti oltre a docenti e personale Ata del Liceo Enriques di Livorno”. “Abbiamo appreso con grande preoccupazione e vivo sconcerto degli episodi di inaccettabile, ingiustificata e sconsiderata violenza e di aggressione fisica e verbale di cui le forze dell’ordine si sono rese protagoniste nei confronti dei giovani manifestanti. Risulta minacciata – affermano – l’idea stessa di democrazia nonché i valori dello Stato di diritto su cui si fonda la nostra identità sociale e costituzionale: il rispetto, la tolleranza e il dialogo. Il Liceo Enriques, baluardo inespugnabile di valori costituzionali e di impegno civico, esprime l’estrema indignazione di tutte le sue componenti (studenti, genitori e personale scolastico) di fronte ai fatti di Pisa e Firenze e condanna categoricamente ogni violenza, censura e intimidazione. Crediamo fermamente nella libertà di espressione e nel diritto degli studenti e dei cittadini tutti di manifestare pacificamente e dar voce alle loro opinioni, idee e preoccupazioni su questioni di interesse pubblico. Avvertiamo quindi come imperativo categorico quello di denunciare, senza indugi, queste forme di vera e propria repressione”. 

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