Il vicepremier: "Vicenda di gravità senza pari"

“Io ero lo spiato, non lo spione e da spiato è difficile capire chi fosse a spiarmi. Ringrazio il procuratore Melillo che ha avuto parole di verità e coraggio perchè dire che non si può condurre tutto al fatto che erano tre persone che per hobby spiavano migliaia di italiani non ci crede nessuno. Non posso sapere chi siano e perchè ma sicuramente è di una gravità che non ha pari nella storia della Repubblica”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini alla presentazione del libro del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a Roma. “Che poi la Lega sia il partito più spiato e infamato per un certo verso mi inorgoglisce perchè vuol dire che per un sistema marcio siamo più scomodi. Ultima riflessione e la faccio da giornalista, vedere che qualche collega parla di libertà di stampa a proposito della complicità, qualora venisse provato, nella commissione di un reato la libertà di stampa non c’entra nulla. Non si permetta nessuno di accostare nomi di giornalisti che hanno rischiato la vita per fare inchiesta a chi invece ravanava nell’immondizia”, ha aggiunto il viceporemier

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