"Necessaria una profonda riflessione", ha affermato il Guardasigilli

“Quanto sta emergendo in Dna è oggetto di indagine giudiziaria. Ovviamente, il ministero della Giustizia è estremamente attento a quanto è stato riferito in questi giorni, soprattutto nelle audizioni. Le parole usate da Cantone sono state estremamente forti e, dopo queste valutazioni estremamente severe, io credo che sia necessario fare una riflessione molto molto profonda su quelle che sono le violazioni dei diritti individuali alla riservatezza. Queste violazioni sono già state fatte in passato. Credo che adesso abbiamo raggiunto il punto cruciale, forse un punto di non ritorno e che quindi sia necessaria una profonda riflessione che a mio avviso potrebbe e dovrebbe essere non solo normativa, ma anche politica”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a chi gli chiedeva se verranno avviate sanzioni disciplinare e ispezioni per quanto sta emergendo in Dna, alla luce dell’inchiesta di Perugia sui presunti dossieraggi, a margine di un evento a Palazzo Lombardia, a Milano.

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