“Sogno un Abruzzo aperto, accessibile, pieno di turisti, con ospedali efficienti e lavori terminati, con i bei parchi ma anche agricoltori tutelati, fabbriche e aziende e piattaforme logistiche”. Così Marco Marsilio, presidente uscente della Regione Abruzzo e candidato del centrodestra per le elezioni regionali di domani, in una intervista al ‘Corirere della Sera’.
“Ho fatto venire ministri, sottosegretari e la premier che si è candidata all’Aquila. L’Abruzzo paga 30 anni di marginalità. Ora abbiamo più voce”, prosegue, definendo “una leggenda” l’accusa dell’opposizione di aver accettato tagli alla sanità.
“La ministra del Pd Lorenzin aveva imposto il taglio di 3 ospedali. Io li ho salvati con la rete ospedaliera, sto creando decine di case di comunità, ho bandito i concorsi per 40 primari, e trovato i soldi per rinnovare tac e risonanze”, sottolinea, aggiungendo di essere “riuscito a mettere in fila 30 enti diversi. E i passeggeri da 500 mila sono già 900 mila”. Marsilio conclude dicendo che “noi siamo una coalizione compatta. Loro hanno finto finora di non stare assieme. Che farebbero? Una coalizione di ”nduntiti?’ (storditi, ndr)”.