Il governatore dopo la riconferma: "Scritto pagina di storia"
“Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l’onore di guidare la Regione per altri 5 anni. Mai nei 30 anni precedenti una amministrazione uscente era stata riconfermata per un secondo mandato: è stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro”. Quando lo scrutinio ufficiale è ancora fermo al 10% delle sezioni, ma la forbice è già ampia, Marco Marsilio arriva a Pescara al suo comitato elettorale accolto da applausi e cori da stadio. Rivendica la vittoria e il primato “storico”. Grande orgoglio anche per la premier, Giorgia Meloni che sui social ha ringraziato la fiducia ricevuta dai cittadini abruzzesi.
A spoglio concluso il governatore uscente, candidato per il centrodestra, fa il bis raccogliendo il 53,5% dei voti, affermandosi sul candidato del campo largo, l’ex rettore dell’università di Teramo Luciano D’Amico fermatosi al 46,5%. Marsilio raccoglie oltre 6 voti su 10 nella provincia dell’Aquila, staccando l’avversario di oltre 20 punti, mentre è più contenuto il distacco sulla costa. È la prima volta che l’Abruzzo riconferma un governatore in carica.
“Testa a testa non è mai esistito”
“Avevo chiuso il comizio di venerdì promettendo due cose, che l’unica sarda che avrebbe festeggiato questa sera sarebbe stata mia moglie e che massimo alle due di notte li avremmo mandati a dormire con 10 punti di vantaggio. Qualcuno – arringa Marsilio – ci ha sottovalutato e a mezzanotte ancora raccontava di un testa a testa che non è mai esistito, se non nei sogni di chi ha provato a raccontare un altro Abruzzo, non quello che hanno scelto gli elettori”. Poi il ragionamento del governatore di Fratelli d’Italia, front runner della premier Giorgia Meloni, cui è legato da amicizia e anni di militanza comune, travalica i confini regionali e sposta il risultato sul piano nazionale: “Il campo largo non è il futuro dell’Abruzzo, perché era il suo triste passato. Il campo largo non sarà il futuro dell’Italia“. Sono le due del mattino, lo spoglio è ancora all’inizio, ma la festa può partire. “Un presidente, c’è solo un presidente”, scandiscono i supporter. Calca di telecamere, qualche momento di tensione. Spumante e bolle di sapone (metafora maliziosa del campo largo che si dissolve).
FdI primo partito con il 24%
Fratelli d’Italia è il primo partito in regione, con il 24% dei voti, un risultato che uguaglia il dato delle elezioni di settembre 2022 se si somma la lista a Marsilio presidente, vicina al 6%. Forza Italia è il secondo partito della coalizione, con un terzo di voti più della Lega (che nel 2019 volava al 27%). Se la vittoria del centrodestra è netta, nel centrosinistra il Pd raddoppia i consensi rispetto alle precedenti elezioni locali: è primo partito d’opposizione con il 20%, mentre il M5s colleziona meno voti della lista a sostengo di D’Amico Presidente (sfiorava il 20% nel 2019). Azione raccoglie il 4% dei consensi, qualche decimale in più dell’Alleanza Verdi e Sinistra. “Gli italiani hanno premiato il buongoverno di centrodestra e Fratelli d’Italia”: sul suo profilo X, il partito della premier festeggia il risultato con una foto di Meloni e la scritta “vittoria”. Tra i primi a festeggiare il coordinatore regionale di Forza Italia in Abruzzo Nazario Pagano (“il voto in Abruzzo premia il centrodestra e rafforza il Governo”), che rivendica il “contributo decisivo” degli azzurri: “non solo non è svanito il sogno del presidente Silvio Berlusconi, addirittura il suo partito torna a essere forte e consistente”.
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