Il provvedimento è già stato approvato dalla Camera, diventerà legge
Via libera dell’Aula del Senato con 86 sì e 49 no al decreto per la realizzazione delle infrastrutture connesse alla presidenza italiana del G7. Il provvedimento è già stato approvato dalla Camera, diventerà legge.
Melchiorre (FdI): “Italia torna centro del mondo”
“Questo provvedimento per noi pugliesi significa potenziamento della rete stradale e ferroviaria, sviluppo turistico e delle imprese, sviluppo paesaggistico e artistico. Il mondo ci guarderà”. Lo ha dichiarato in Aula il senatore di Fratelli d’Italia, Filippo Melchiorre : “Dai governi di sinistra mai tante opere tutte insieme. Si tratta di un’eredità che lasceremo ai nostri figli e ai nostri nipoti. Da pugliese non posso che essere fiero che con il G7 i grandi del mondo arriveranno nella mia regione. L’ulivo pugliese, presente nel simbolo dell’evento, farà il giro del mondo: radici profonde e sguardo al futuro – ha aggiunto -. La scelta strategica della Puglia incarna l’attenzione di questo governo per il Mezzogiorno, checché ne dicano le critiche strumentali della sinistra. Un Sud non visto più come un problema, ma come occasione di sviluppo. La Puglia dimostrerà di essere il crocevia di un dialogo internazionale con al centro l’Italia. È una sfida, un’opportunità, un’occasione che dovrebbe coinvolgere tutte le parti politiche. Finalmente la nostra Nazione torna al centro del mondo”.
Pd preoccupato per deroghe antimafia
“L’Italia ha un’opportunità unica per riaffermarsi sul palcoscenico internazionale, ma il Governo la sottovaluta, anche alla luce delle criticità amministrative e finanziarie contenute in questo decreto relativo alla gestione dei preparativi per il G7”. Lo ha affermato il senatore Nicola Irto intervenendo in Aula in dichiarazione di voto per il Partito Democratico sul Decreto G7. “Desta forte preoccupazione – sottolinea Irto – la scelta di affidare le gestione degli interventi infrastrutturali a un Commissario straordinario, centralizzando ancora le decisioni. Scelta che esclude dai processi decisionali le amministrazioni locali e gli enti territoriali, che invece hanno conoscenza diretta delle esigenze e delle priorità del luogo. Con una procedura senza bandi, negoziata, che solleva seri dubbi sulla trasparenza”. “Ed è particolarmente preoccupante – aggiunge Irto – la deroga alla normativa antimafia che potrebbe compromettere l’integrità delle procedure di assegnazione e realizzazione degli interventi”.“Il Governo avrebbe dovuto riconsiderare il suo approccio rispetto all’organizzazione della Presidenza italiana del G7, promuovendo ampia trasparenza e dialogo, ma è rimasto sordo ad ogni forma di confronto. Si dovrebbe lavorare insieme per un’Italia che sia leader in Europa e nel mondo. Ma von questo esecutivo non è possibile. per queste ragioni il Partito democratico dice no al Dl G7”, conclude.
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