Quella del fentanyl "in Italia non è una emergenza, ma ci sono segnali", dice il sottosegretario Mantovano. Meloni: "Tra i primissimi ad avere piano prevenzione"
Può essere nascosto nelle pagine dei libri da cui poi viene ‘estratto’, nei cerotti, viene chiamata ‘la droga degli zombie’ per la capacità di trasformare chi la assume in ‘morti che camminano’. Lo stato di euforia è ciò che spinge all’uso del fentanyl, farmaco utilizzato nella terapia del dolore, fino a centro volte più potente della morfina. In Italia, assicura il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, “non esiste ancora una emergenza fentanyl, ma vi sono segnali sulla sua circolazione”. Ed è un mercato che si svilluppa e vive soprattutto nel deep e nel dark web e che fa gola alle mafie.
“La nostra intelligence ha segnalato un interessamento della ‘ndrangheta” nei confronti del fentanyl “anche se stanno testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento sul mercato”, spiega ancora Mantovano, ricordando che, ad oggi, va segnalata una sola operazione in Italia, quella della guardia di finanza di Piacenza, denominata ‘Painkiller’, che ha portato al sequestro di 100mila dosi di fentanyl, con 7 arresti in Italia, 11 in America. Parallelamente sono in corso altre indagini, “che riguardano contatti con dei fornitori in Cina, ma stiamo parlando anche dal punto di vista delle indagini di un fenomeno circoscritto”. Per evitare che anche in Italia, come negli Stati Uniti, possa diventare una emergenza è stato predisposto il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici, presentato oggi a palazzo Chigi.
Un piano al quale plaude la presidente del Consiglio Giorgia Meloni la quale sottolinea come sia “ispirato” al principio di prevenzione. “L’Italia – ha evidenziato è tra i primissimi in Europa ad adottare un piano articolato di prevenzione contro l’uso improprio del fentanyl”. “La lotta alla droga e a tutte le dipendenze patologiche – ha assicurato – è una priorità assoluta di questo Governo”. “Nei laboratori illegali dove vengono sintetizzati i fentanili, si producono sostanze con effetti superiori anche centomila volte a quelli dell’eroina”, ha evidenziato Sabina Strano Rossi, presidente del Gruppo tossicologi forensi italia. Perché, come viene spiegato, ormai il fentanyl sta prendendo il posto dell’eroina. Al fentanyl si accede nelle farmacie solo tramite prescrizione medica che può essere utilizzata una unica volta oppure sul deep e dark web, ambiti nei quali il Piano prevede un rafforzamento. “Saranno anche potenziati i controlli dei Nas, stiamo allertando Regioni e farmacie a un’attenzione massima per evitare i furti – ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci – Le attività pianificate, anche con il contributo dell’Aifa prevedono due tipi di misure: di prevenzione e di contrasto. Le misure di prevenzione saranno concentrate sul rafforzamento delle azioni di monitoraggio e controllo nella distribuzione e somministrazione del fentanyl per evitarne l’utilizzo per scopi non sanitari”. Nel piano sono previsti corsi di formazione a favore dei professionisti sanitari coinvolti, “finalizzati al riconoscimento delle overdosi da fentanyl”, così da consentire una “immediata somministrazione dell’antidoto”.
Il Piano prevede anche attività di monitoraggio delle carenze e tempestivo approvvigionamento dei farmaci che contrastano gli effetti nocivi del fentanyl, tra cui il Naloxone, nonché l’acquisto e la messa a disposizione di sostanze reagenti da usare con tempestività su eventuali pazienti che si recano al Pronto soccorso.Indica un “pericolo devastante all’orizzonte” il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara contro il quale “dobbiamo alzare una muraglia e la scuola è un straordinario luogo di contrasto”. Saranno predisposti corsi di formazione per i docenti: “In particolare nel curriculo dei nuovi assunti ci sarà una formazione specifica per gli insegnanti”.
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