Bari, Barelli (FI) contro sindaco Decaro: “Grave accusare Piantedosi”

Il ministro dell'Interno ha avviato una verifica sul Comune dopo le indagini sul voto di scambio

Il ministero dell’Interno ha nominato una commissione che avrà il compito di verificare l’ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale di Bari. La decisione è del Viminale è arrivata dopo l’inchiesta sul voto di scambio.

“Oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari. Il ministro Piantedosi mi ha comunicato telefonicamente che è stata nominata la commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune. L’atto – come un meccanismo a orologeria – segue la richiesta di un gruppo di parlamentari di centrodestra pugliese, tra i quali due viceministri del Governo e si riferisce all’indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati tra gli altri l’avv. Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale eletta proprio nelle file di centrodestra”, ha scritto su Facebook il sindaco Antonio Decaro.

“Incuranti delle parole del Procuratore distrettuale antimafia, che in conferenza stampa ha detto testualmente: ‘l’amministrazione comunale di Bari in questi anni ha saputo rispondere alla criminalità organizzata’, gli stessi soggetti che nel 2019 hanno portato in Consiglio Comunale due consiglieri arrestati per voto di scambio, ora spingono per lo scioglimento di un grande capoluogo di regione, evento mai successo in Italia, nemmeno ai tempi dell’inchiesta su Mafia Capitale”.

Barelli (FI): “Grave accusare Piantedosi perché fa suo dovere”

“L‘accesso ispettivo al Comune di Bari disposto dal Viminale è un atto dovuto per i fatti emersi a seguito dell’indagine giudiziaria che ha portato a più di 100 arresti nel capoluogo pugliese”, ha detto il presidente dei deputati di Forza Italia Paolo Barelli. “Come è possibile che tale accesso sia considerato da esponenti di primo piano della sinistra un atto di guerra? Come fa la segretaria del Pd Schlein a dire che la scelta del ministro Piantedosi è molto grave? Cosa avrebbe dovuto fare nel caso? Girarsi dall’altra parte? Se l’istituzione responsabile per legge deve intervenire in casi gravi, come appare sia quello che ha investito il comune di Bari, non si deve guardare a quale partito appartiene il sindaco! O si pretende che i comuni con sindaci di sinistra siano fuori da controlli e verifiche?”. 

Dalla Chiesa (FI): “Noi garantisti ma necessario tutelare cittadini”

“E’ doveroso e legittimo che, dinanzi a fatti come quelli di Bari, un Ministro intervenga per fare chiarezza e stabilire un clima di verità a tutela dei cittadini. Non possono esistere due pesi e due misure: se quanto sta accadendo a Bari fosse successo in un Comune amministrato dal centrodestra, la coalizione avversaria non avrebbe alzato un dito”, ha dichiarato in una nota Rita Dalla Chiesa di Forza Italia. “Noi siamo da sempre garantisti, non abbiamo mai puntato il dito contro nessuno a prescindere dal colore politico, ma c’è il dovere di garantire alla comunità barese trasparenza e legalità e per questo sosteniamo con convinzione l’azione del ministro Piantedosi. Se la politica vuole essere credibile, dobbiamo essere sempre in prima linea nell’esigere rispetto per gli elettori e la sinistra dovrebbe essere con noi nella ricerca della verità”.