La premier: "Una delle ferite più profonde inferte alla nostra comunità nazionale"

Ottant’anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine: il 24 marzo 1944 a Roma i soldati nazisti uccisero 335 italiani per rappresaglia dopo l’attentato di via Rasella in cui i partigiani fecero esplodere un ordigno nascosto in un carretto per l’immondizia facendo morire 33 soldati tedeschi. L’attentato scatenò l’ira di Adolf Hitler, che ordinò che entro 24 ore per ogni soldato tedesco ucciso venissero fucilati più di 10 italiani. In un comunicato, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricorda le vittime della strage nazista. “Oggi l’Italia onora e rende omaggio alla memoria delle 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, terribile massacro perpetrato dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. L’eccidio ardeatino è una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale e ricordare cosa accadde in quel funesto 25 marzo di ottant’anni fa è un dovere di tutti”, dichiara. 

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