Pd: "Meloni vuole colpire guai giudiziari governo, Santanchè si dimetta"

La presidente della commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, commenta le parole del presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, che sabato durante una manifestazione a sostegno del sindaco del capoluogo pugliese Antonio Decaro ha raccontato di quando, nel 2004, da sindaco, andò insieme a Decaro, che era stato minacciato dalla mafia, a casa della sorella del boss Antonio Capriati. “Le parole di Emiliano – vere, false o fraintese – sono profondamente sbagliate. A mio avviso sarebbe un atto di profonda maturità politica riconoscerlo trasversalmente e allo stesso tempo dire una cosa facile: cioè che tutte le volte che uno subisce una minaccia, chiunque questo sia, deve denunciare“, ha detto Colosimo a margine dell’ultima seduta della commissione. Secondo il racconto di Emiliano, poi smentito da Decaro, i due sarebbero andati a casa della donna per farle capire “che le cose erano cambiate”. Sulla possibile decisione dell’Antimafia di audire Emiliano o Decaro, Colosimo ha detto: “Si esprimerà l’Ufficio di presidenza, perché io non intendo mai entrare in commenti su indagini o accessi in corso”.

Pd: “Meloni vuole coprire guai giudiziari governo, Santanchè si dimetta”

Il Pd, intanto, continua a definire gli attacchi del centrodestra contro Decaro, e la stessa decisione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di disporre una commissione d’accesso finalizzata allo scioglimento del Comune dopo l’indagine per voto di scambio in cui è coinvolta una consigliera comunale ed è stata commissariata l’azienda locale dei trasporti, come motivati da ragioni politiche. “Giorgia Meloni con l’operazione Bari vuole coprire i fallimenti del suo Governo e i problemi giudiziari dei suoi ministri. Anche perché gli unici ad avere problemi con la giustizia sono i suoi ministri. Noi continuiamo a chiedere le dimissioni urgenti di Santanché. Le chiediamo da tempo, ma ora che l’inchiesta sta andando avanti non sono più rinviabili”, dicono fonti del Nazareno a LaPresse. Il riferimento è all’indagine in cui la ministra del Turismo è indagata per truffa sulla cassa integrazione Covid in veste di amministratrice delegata della società Visibilia Editore. “Alle accuse della destra a Decaro ha risposto già la città, che si è riversata in piazza l’altro giorno, c’erano più di diecimila persone – aggiungono le stesse fonti – Per coprire i loro fallimenti usano diversivi e gettano la palla in tribuna ma è un gioco che non può durare all’infinito, le persone se ne accorgono che le loro condizioni di vita peggiorano”.

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