"Non possiamo permettercelo", ha aggiunto il parroco antimafia
(LaPresse) “Mi fanno soffrire queste cose, anche perché nascono delle strumentalizzazioni”. Lo ha dichiarato don Luigi Ciotti a margine della riunione per il rinnovo del protocollo d’intesa “Liberi di Scegliere” organizzato dal ministero della giustizia, rispondendo alle domande dei cronisti sul caso Bari e, nello specifico, sulle parole di Michele Emiliano. “Si portano su un altro piano anche la serietà, l’impegno politico di persone che hanno sempre lottato contro le mafie”, continua il presidente dell’associazione Libera, secondo cui “c’è chi cavalca tutto questo”, ricordando invece di aver difeso Antonio Decaro. “Bisogna evitare qualunque forma di strumentalizzazione e bisogna anche che le persone quando parlano misurino le proprie parole”, afferma don Ciotti, che poi affonda: “Non si strumentalizzino queste storie, perché creano confusione, sofferenza, dubbi. Non c’è bisogno, facciamo il gioco dei mafiosi e delle organizzazioni criminali. Non ce lo possiamo permettere tutto questo”, conclude il parroco antimafia, lanciando invece un appello all’unità contro la criminalità organizzata.
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