Nel 'Fronte della Libertà' anche Enrico Rizzi con il suo movimento per i diritti degli animali

Si allarga la lista per le europee promossa dal sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca. Giovedì l’annuncio di nuove candidature e partnership: in campo con il ‘Fronte della Libertà’ anche ‘Mr. Valleverde’, al secolo Paolo Silvagni, titolare di una nota azienda di scarpe, con il suo Partito moderato d’Italia. Al quale si affiancano la testimone di giustizia Piera Aiello, già parlamentare M5S, ed Enrico Rizzi con il suo movimento per i diritti degli animali. Inoltre, De Luca ha siglato un accordo con movimento Insieme Liberi (che alle ultime regionali in Friuli Venezia Giulia ha preso il 4%), movimento Vita (6% in Alto Adige alle ultime politiche), Grande Nord (partito fondato dall’ex leghista Roberto Bernardelli), Partito Pensionati, movimento Noi Agricoltori. Tutte le sigle aderenti al progetto troveranno spazio nel simbolo del Fronte della Libertà: ne mancano ancora quattro, che verranno svelate la prossima settimana. De Luca, in occasione della presentazione dei nuovi alleati alla Camera, è tornato ad attaccare il leader di Italia Viva Matteo Renzi, il cui problema “in questo momento è quello di raccattare a tutti i costi dei voti in qualunque parte d’Italia, ma ovviamente si vergogna dei suoi compagni di viaggio”. Il riferimento è al possibile accordo di Renzi con Salvatore Cuffaro, leader della Dc ed ex presidente della Regione Sicilia, già condannato in via definitiva nel 2011 per favoreggiamento personale verso persone appartenenti a Cosa Nostra. “Chissà se la Bonino batterà un colpo, speriamo”, aggiunge De Luca, osservando che “noi non possiamo partire dal presupposto che chi ha avuto a che fare con la mafia, ed è certificato, oggi continui a condizionare il voto. Così diamo diritto di cittadinanza comunque a chi in passato ha sbagliato e continua a sbagliare”. Simili affermazioni dette da De Luca su Renzi e Cuffaro qualche giorno fa avevano portato il numero uno di Italia Viva a minacciare una querela nei confronti del leader di Sud chiama Nord, e a riguardo De Luca commenta: “Dovremmo farne una noi per la compravendita politica che ha fatto della nostra Dafne Musolino, ma abbiamo evitato. D’altronde noi non siamo mercanti in nessun tempio”, concludendo affermando che “noi rappresentiamo noi stessi, non rappresentiamo né Dubai né i paesi arabi. Noi siamo noi e ci possiamo permettere di marciare in questo fronte per la libertà”.

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