Procedura avviata dall'Italia, decisione Commissione Ue attesa entro il 15 maggio. Vienna contro il vicepremier: "Lui a favore lobby autotrasportatori"

 “La Commissione Ue dovrà decidere entro il 15 maggio sulla procedura avviata dall’Italia” contro gli stop ai mezzi pesanti nel Brennero da parte dell’Austria e “la procedura in contradditorio davanti alla Commissione si svolgerà già il prossimo 8 aprile”. Lo ha detto Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e Infrastrutture al question time alla Camera. “A Bruxelles – aggiunge il ministro – dovranno scegliere se siamo in una comunità di eguali o siamo in una Unione economica al servizio delle lobby di alcuni”.

Sul Brennero “dopo quattro anni di attesa abbiamo deciso per un ricorso diretto alla Corte di Strasburgo. Un dossier per dimostrare l’infondatezza, l’arroganza e l’ingiustizia dell’Austria. Ci aspettiamo che i diritti di tutti gli operatori economici siano rispettati” ha aggiunto Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e Infrastrutture al question time alla Camera.

Vienna: “Salvini a favore lobby autotrasportatori non dei cittadini”

Salvini è a favore dei profitti della lobby degli autotrasportatori e non dei cittadini della regione“. Così, in una dichiarazione a LaPresse, Leonore Gewessler, ministra austriaca per la Protezione del clima e la Mobilità, in risposta all’annuncio da parte del vice premier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, della procedura contro gli stop ai mezzi pesanti al Brennero da parte dell’Austria, per cui la procedura in contradditorio davanti alla Commissione euopea si svolgerà l’8 aprile.

“Gli abitanti del Tirolo soffrono di condizioni insopportabili: ingorghi, rumore e cattiva qualità dell’aria sono un’amara realtà lungo la strada del Brennero. Per questo motivo non ci fermiamo: la protezione della popolazione è fuori discussione. Il governo del Tirolo e io siamo completamente d’accordo su questo punto”, ha affermato Gewessler, aggiungendo che “per questo motivo abbiamo adottato le misure previste dalla legge, che difenderemo di conseguenza all’udienza dell’8 aprile”. “Alla fine, però, vale anche una cosa: chiunque prenda sul serio i tirolesi dovrebbe cercare una soluzione al tavolo delle trattative”, ha aggiunto la ministra austriaca.

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