Sergio Mattarella ricorda il terremoto che distrusse L’Aquila nel 15esimo anniversario della tragedia. “Il terremoto di quindici anni or sono, nella notte tra il 5 il 6 aprile, sconvolse L’Aquila e il territorio circostante, strappando alla vita più di 300 persone. La distruzione si abbatté sul centro storico, sulla periferia, sui borghi vicini, lasciando tutta la Comunità nazionale attonita e sconvolta”, ha dichiarato il capo dello Stato che poi ha aggiunto: “Il Paese seppe reagire, mobilitando tutte le proprie energie, mentre gli abitanti dell’area colpita dal sisma trovarono la forza per iniziare a ricostruire le case, i luoghi di lavoro, le scuole, per recuperare – per quanto possibile – le bellezze artistiche. Il percorso di rinascita di quella terra è divenuto un traguardo e un patrimonio civico comune. La piena ricostruzione della Città e dei borghi è un dovere e un impegno da proseguire. Per ogni componente sociale, anzitutto per le Istituzioni. Così come tale è l’opera di riconnessione del tessuto sociale”. “È una sfida – ha continuato – che riguarda l’Abruzzo, le sue aree interne e, allo stesso tempo, costituisce un passaggio per innovare e offrire alle nuove generazioni la possibilità di realizzare i loro progetti nella sicurezza di un ambiente che sappia fare dei territori feriti, o a rischio per l’imprevedibilità della natura, luoghi di nuove opportunità. La memoria di eventi così tragici deve dunque diventare per tutto il Paese ammonimento e impegno, per non trascurare mai il valore della vita umana e l’integrità delle Comunità”.
“L’Aquila è un modello, per la risposta che lo Stato ha dato fin dalla gestione dell’emergenza, passando per la ricostruzione fino alla rigenerazione degli ultimi anni, di cui si stanno vedendo i primi effetti. Rivolgo un pensiero ai tanti che, a vario titolo e nelle diverse fasi, hanno fornito il loro contributo: gli italiani che mostrarono grande solidarietà e vicinanza; i volontari che si mobilitarono nei giorni e nei mesi successivi; le donne e gli uomini, delle Istituzioni e non, che con abnegazione e impegno hanno contribuito a portare avanti una ricostruzione che è diventata un esempio”. Lo dichiara la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni. “Oggi l’Italia rende omaggio alle 309 vittime del terremoto del 6 aprile 2009 e si stringe alla comunità aquilana e abruzzese, a chi quella notte ha perduto gli affetti più cari e a tutti coloro che, con tenacia e determinazione, hanno contribuito alla rinascita della città”, afferma la premier.
“La mia vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutte le persone rimaste gravemente ferite a causa del violento terremoto che la notte tra i 5 e il 6 aprile del 2009 colpì L’Aquila insieme a 56 comuni del cratere”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Sono ancora impresse nella memoria di noi tutti le terribili immagini di devastazione e di dolore. Momenti drammatici che videro tutto il Paese mobilitarsi per prestare soccorso alla popolazione – ha aggiunto -. Operatori dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, agenti delle Forze dell’ordine e militari, volontari e privati cittadini, si prodigarono con straordinario impegno fin dalle prime ore per salvare vite umane e aiutare gli abitanti dei centri colpiti. A loro tutti va la mia profonda gratitudine”.