Notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari relative al fascicolo su Visibilia Editore

Daniela Santanchè è indagata dalla Procura di Milano per falso in bilancio. Il procuratore aggiunto Laura Pedio e i pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi hanno notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari relative al fascicolo su Visibilia Editore nei confronti della ministra del Turismo

Oltre a Daniela Santanchè sono indagate altre 16 persone e 3 società nell’inchiesta della Procura di Milano per falso in bilancio in relazione al gruppo Visibilia. Fra loro il compagno della ministra del turismo Dimitri Kunz D’Asburgo, l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garnero. È quanto emerge dall’avviso di conclusione indagini preliminari dei pubblici ministeri Laura Pedio, Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi. Le società coinvolte per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti sono la quotata Visibilia Editore spa (commissariata dal Tribunale di Milano), Visibilia srl in liquidazione e Visibilia Editrice srl.

Ministra: “Chiuse indagini? Se questa è una notizia…”

 “Ho visto che sono state chiuse le indagini. Se è una notizia vedete voi… Io non ho mai commentato e partecipato a queste cose mediatiche, partecipo in un altro modo e non ho niente da dire. Vedremo le cose e chi avrà ragione, per adesso mi sembra di aver dimostrato di avere ragione in tutto in tribunale”. Così a LaPresse la ministra per il Turismo, Daniela Santanchè, dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei suoi confronti, relative al fascicolo su Visibilia Editore aperto dalla Procura di Milano. 

“Vado avanti tranquilla, se rinvio a giudizio vedremo” 

Andiamo avanti in assoluta tranquillità. Ho fiducia nella magistratura che fa il suo lavoro. Non aggiungo altro” spiega a LaPresse la ministra per il Turismo, Daniela Santanchè. “Se ci sarà la richiesta” di rinvio a giudizio “poi vedremo. Ci sono l’accusa e la difesa, no? Male non fare, paura non avere, sono assolutamente tranquilla”, aggiunge Santanchè, commentando anche le richieste di dimissioni da parte dell’opposizione: “Non sarebbe la prima volta, ognuno fa come crede, mi sembra che abbiano altri problemi”. 

Pm: “Disegno criminoso per trarre un ingiusto profitto”

Secondo la Procura di Milano la ministra Daniela Santanchè e 16 fra familiari, ex manager ed ex revisori contabili delle società da lei fondate avrebbero messo in atto un “disegno criminoso” per esporre “fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero” relativi ai bilanci dal 2016 al 2022 delle società Visibilia Editore, Visibilia srl in liquidazione e Visibilia Editrice srl. Sono le accuse contenute nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato agli indagati. Per i pm Laura Pedio, Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi sarebbe stata omessa “ogni attività di accertamento sulla corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili” per indurre “in errore” i soci e il mercato e procurarsi “un ingiusto profitto”, a partire dalla “prosecuzione dell’attività di impresa nascondendo al pubblico le perdite”.

Pm: “Indagini anche per bancarotta, fascicolo stralciato”

La Procura di Milano indaga sul gruppo Visibilia fondato dalla ministra Daniela Santanchè anche per bancarotta ma l’ipotesi è stata “stralciata” dal “procedimento principale” per falso in bilancio perché per “nessuna delle società del gruppo Visibilia è nel frattempo intervenuta dichiarazione di insolvenza”. Lo fa sapere la Procura di Milano in una nota. Lo stralcio del filone bis potrebbe portare a una richiesta di archiviazione dall’accusa di bancarotta oppure a uno stand-by dell’inchiesta, in attesa di conoscere il futuro delle società del gruppo Visibilia, a cominciare dalla Visibilia Editore spa, al momento commissariata dal Tribunale di Milano.

Tajani: “Io garantista, non chiedo suo passo indietro”

“Sono stato garantista con tutti coloro che sono stati coinvolti nelle inchieste a Bari, non ho chiesto un passo indietro per nessuno in altre parti d’Italia e non chiedo passo indietro neanche alla Santanchè. Anche il Parlamento ha respinto la mozione di sfiducia. Io sono garantista, finché uno non è condannato in terzo grado per me è innocente”. Così il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine di un evento organizzato da FI a Milano, a chi gli chiedeva un commento sulla chiusura indagini a proposito del caso Visibilia con la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, indagata per falso in bilancio. E in caso di rinvio a giudizio? “Questa è una decisione che deve prendere il ministro, una decisione personale, ma certamente non siamo noi a richiedere un passo indietro. Abbiamo votato contro la mozione di sfiducia individuale anche perché sono sempre stato contrario alle mozioni di sfiducia individuali, anche quando eravamo all’opposizione. Un avviso di garanzia è un avviso di tutela sul conto della persona su cui si fanno le indagini”, ha concluso. 

M5S: “Questione politica, Meloni sempre più Ponzio Pilato” 

 “Dopo la presunta truffa sulla ‘Cassa-Covid’, oggi si è chiusa anche l’indagine preliminare sul dissesto finanziario di Visibilia, con l’ipotesi di falso in bilancio a carico proprio della Santanchè. A costo di sembrare noiosi, ribadiamo che questo ulteriore step giudiziario non sposta nulla. La questione Santanchè non è giudiziaria, ma squisitamente politica. Prima di tutto perché siamo al cospetto di una mentitrice seriale. E in seconda battuta, perché non si può tenere un’imprenditrice tanto disinvolta nell’aggirare le regole a guidare un dicastero ‘produttivo’ come quello del Turismo. È una mancanza di rispetto per migliaia di imprenditori per il bene di quel settore, oltreché un incaponimento che mina la credibilità del governo del nostro paese. La maggioranza ha salvato per due volte Santanchè in Parlamento, confermando che si preferisce portare la ‘croce’ invece di prendere atto che è inadeguata a ricoprire il ruolo. Ma l’aspetto più scandaloso riguarda Giorgia Meloni, che sulla ministra espressione del suo partito ogni giorno di più sembra un novello ‘Ponzio Pilato’, perdendo credibilità anche lei.Santanchè deve dimettersi, punto”. Così in una nota i parlamentari M5S delle commissioni Attività produttive di Camera e Senato, Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Enrico Cappelletti, Sabrina Licheri, Gisella Naturale e Luigi Nave. 

Pd: “Meloni pretenda dimissioni, ancora disonore su istituzioni”

Ancora discredito e disonore sulle istituzioni. Cosa aspetta la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a pretendere le dimissioni della ministra Santanchè? Il nostro Paese non merita di essere rappresentato in Italia e all’estero da una persona su cui si annida il sospetto di aver commesso gravi reati”. Così il capogruppo democratico nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata