La fondazione risale al 12 aprile 1984, in uno studio notarile di Varese

Quarant’anni di Lega. Era il 12 aprile 1984. Nello studio di Varese del notaio Franca Bellorini arriva la firma dell’atto fondativo della Lega Autonomista Lombarda (dieci pagine, costo 102mila lire). Con Umberto Bossi da Cassano Magnago ci sono anche la futura moglie Manuela Marrone e il cognato Pierangelo Brivio, oltre a Giuseppe Leoni, Marino Moroni ed Emilio Sogliaghi.

È l’inizio di un’avventura con alterne fortune. Alle elezioni politiche del 1987, Bossi viene eletto senatore per la prima volta e si guadagna così il soprannome di ‘Senatùr‘, anche se trascorre poi più anni alla Camera che a Palazzo Madama. Tre anni dopo, invece, ecco il primo raduno sul pratone di Pontida, in provincia di Bergamo, con decine di migliaia di militanti della Lega Nord, il movimento in cui confluiscono la Lega Lombarda, la Liga Veneta e la Lega Piemont. Mentre il 1996 è la volta della Festa dei popoli padani con il rito dell’ampolla riempita di acqua del Po, proveniente dalla sorgente del Monviso e poi versata nella Laguna di Venezia.

Un altro anno da segnare in rosso è poi il 1992: mentre impazza Tangentopoli, il Carroccio ottiene l’8,6% e porta in Parlamento 80 fra deputati e senatori. Due anni dopo, nel 1994, arriva la prima esperienza di governo con Bossi alleato della neonata Forza Italia di Silvio Berlusconi. Un esecutivo di breve durata, perché il Carroccio alza i toni dello scontro e lo fa cadere. Il ‘Senatùr’ invoca intanto la Secessione per il Nord con uno slogan diventato celebre: “Roma ladrona, la Lega non perdona”.

Il Sole delle Alpi è il simbolo prescelto. Bossi fa, quindi, anche nascere il Parlamento della Padania, che si riunisce più di una volta in alcune città settentrionali. Sono anni di battaglie politiche, che subiscono uno stop a circa vent’anni dalla fondazione, l’11 marzo 2004, quando Bossi viene colto da un ictus cerebrale. Il leader leghista affronta una delicata riabilitazione in una clinica svizzera e riappare dopo diverso tempo su un palco per un comizio. Inizia una fase complicata per il partito che ha il suo culmine con le dimissioni di Bossi da segretario il 5 aprile 2012, dopo l’inchiesta sullo scandalo dei diamanti in Tanzania con l’accusa di truffa ai danni dello Stato sui rimborsi elettorali, che vede coinvolto anche il tesoriere Francesco Belsito.

La Lega viene condannata a un risarcimento allo Stato di 49 milioni di euro. La crisi con la base è profonda. Roberto Maroni, fra gli ideatori della ‘notte delle scope’ in una manifestazione a Bergamo con l’obiettivo di fare ‘pulizia’ nel partito, diventa segretario ma lascia a stretto giro quando viene eletto presidente della Regione Lombardia. Nel dicembre 2013, alla guida del Carroccio arriva Matteo Salvini, che lancia il progetto di un partito di portata nazionale e non più soltanto del ‘Nord’.

Dagli slogan ‘No euro’ alla collaborazione politica con il partito Russia Unita di Vladimir Putin, il segretario fa fare una virata a destra al Carroccio e il 14 dicembre 2017 fonda il partito ‘Lega per Salvini Premier’ al debutto alle elezioni politiche del 2018, che culmineranno con la nascita del governo gialloverde formato con i Cinquestelle. L’anno dopo, alle europee del 2019, il Carroccio vola con oltre il 34% e nell’estate di quell’anno Salvini chiede i “pieni poteri“. Ma la traiettoria non è quella sperata, perché si arriverà all’esecutivo giallorosso con Pd-M5S. Nel 2021, anno della pandemia, invece, ecco il sostegno al governo di unità nazionale a guida Mario Draghi. Di breve durata, perché dopo circa un anno e mezzo Salvini e Berlusconi lo fanno cadere.

Salvini e Bossi alla festa della Lega di Torre Boldone

Ma alle elezioni del settembre 2022, le percentuali di tre anni prima sono un lontano ricordo e con l’8,8% il Carroccio è costretto a inseguire nella corsa interna al centrodestra, ora a trazione FdI. Salvini è vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e alle elezioni europee di giugno sogna la rimonta. “Siamo quarant’anni di battaglie, quarant’anni di tenacia e determinazione per trasformare l’Italia in un Paese federale, a partire dalla riforma dell’Autonomia regionale che sta finalmente per diventare realtà”, scrive Salvini su ‘Lega Lombarda News’. Fra le iniziative organizzate per i 40 anni, ci sarà una festa domenica 14 aprile in piazza Podestà a Varese, sotto la storica sede del partito: Umberto Bossi non dovrebbe andare ma non sono escluse sorprese dell’ultima ora. 

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