L'ex sindaco del comune calabrese a margine di un evento a Roma

“L’ho accolta con orgoglio, soddisfazione. È stata la definitiva uscita da un tunnel che ho vissuto come una mortificazione della mia anima”. Così Mimmo Lucano, a margine dell’evento ‘Il coraggio di osare’ in corso a Roma, commentando la sentenza con cui la Corte d’Appello lo ha assolto da quasi tutte le accuse per cui era stato condannato in primo grado in merito al modello di accoglienza messo in piedi a Riace, il comune in provincia di Reggio Calabria di cui è stato sindaco. “La mia sofferenza non era legata ai miei anni di galera, ma al tentativo di distruzione morale e di infangare il messaggio che è stato il senso di una vita”, continua l’ex sindaco, ricordando che “come sindaco avevo dato la vita per contrastare il fenomeno delle mafie in un modo concreto, promuovendo una cultura antitetica al proliferare del sistema mafioso in una delle aree più difficili”. “Abbiamo dimostrato che l’accoglienza non è un problema, ma una soluzione”, afferma Lucano, sottolineando come “questo messaggio ha sconvolto la politica delle destre, la retorica dei porti chiusi, delle invasioni, dell’industria della paura che ha giustificato misure sempre di sicurezza”. E conclude descrivendo con queste parole le motivazioni della sua candidatura alle prossime elezioni europee: “Riace è la punta del Mediterraneo, la periferia dell’Europa. Voglio portare con me il senso del riscatto delle periferie, dei Sud dell’Europa”.

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