La premier al Vinitaly: "Credo che chiunque sia ragionevole in questo momento debba essere preoccupato"
“Sono giornate un po’ complesse, no? Eppure io c’ho tenuto particolarmente a essere qui oggi facendo uno sforzo significativo in queste curiose giornate per diverse ragioni”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla 56esima edizione del Salone internazionale dei vini e distillati (Vinitaly) a Veronafiere. “La prima di queste ragioni – ha spiegato – è ribadire ancora una volta il valore e la centralità che questo governo attribuisce al mondo dell’agricoltura, che attribuisce alla capacità e alla possibilità per i nostri agricoltori di continuare a produrre eccellenze vedendo riconosciuto il giusto prezzo per il lavoro che fanno ogni giorno, perché quelle eccellenze fanno un pezzo estremamente significativo del nostro made in Italy”.
“Credo che chiunque sia ragionevole in questo momento debba essere preoccupato, ma credo anche che dobbiamo essere molto lucidi. Penso che bisogna fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per evitare possibili escalation, e mi pare che anche nella riunione” del G7 “che si è tenuta ieri, che abbiamo convocato immediatamente, si sia ribadita questa necessità di fare tutti la nostra parte per dialogare con tutti gli attori interessati, e passare messaggi di responsabilità” evidenzia la premier a margine della 56esima edizione del Salone internazionale dei vini e distillati (Vinitaly) a Veronafiere, a proposito della situazione in Medioriente.
“Abbiamo ribadito come governo italiano, ma anche come presidenti del G7, la nostra ferma condanna all’attacco iraniano contro Israele. Credo però che sia molto importante lavorare per una de-escalation, perché un’escalation di un conflitto all’interno di quella regione tutti quanti ci rendiamo conto che potrebbe avere conseguenze molto significative. In ogni caso sono stata contenta dell’unità di intenti che ho letto tra i leader del G7″.
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