Le elezioni regionali in Basilicata come un test per il governo prima dello scoglio delle Europee. La premier Giorgia Meloni e i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani ci tornano insieme sul palco con Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Gianfranco Rotondi per la chiusura della campagna elettorale dell’uscente Vito Bardi, esponente di Forza Italia.
“Non dico che va tutto bene, io sto dicendo che ce la stiamo mettendo tutta. In questo anno di mezzo, siamo pronti a continuare a farlo. Non lo facciamo perché ce lo chiede il partito, lo facciamo se ce lo chiedete voi. La democrazia è bella per questo. Per me questo senza il vostro consenso non avrebbe senso” ha detto la premier Giorgia Meloni, a Potenza, in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Basilicata, Vito Bardi. “In questo anno e mezzo questo governo ha prodotto più di quanto” hanno realizzato “i governi messi insieme con lo scotch della sinistra“.
“Voglio ringraziare il centrodestra per come stiamo condividendo questa esperienza difficile ed entusiasmante. Noi da 30 anni a questa parte non stiamo insieme per interesse, stiamo insieme per scelta. Non credete alle fake news che servono soltanto a tentare di mettere zizzania, ma noi ridiamo per le ricostruzioni che si fanno” ribadisce la Presidente del Consiglio. “Per me è molto importante questa boccata di ossigeno. Per me è una boccata di ossigeno poter tornare in piazza, raccogliere il vostro entusiasmo, trasformarlo in benzina per avere l’energia per continuare a fare questo lavoro difficile che stiamo portando avanti. Per noi è fondamentale sapere che c’è il consenso e l’entusiasmo e che lo stiamo facendo per qualcuno. Io farò questa vita fin quando il popolo italiano me lo chiederà e non risparmierò per questo lavoro“.
“È finita la Repubblica delle banane dove i prevaricatori e i delinquenti la fanno sempre franca. La sinistra si può stracciare le vesti quanto le pare, non mi interessa, fin quando lo fa significa che sono dalla parte giusta della storia” ha evidenziato Giorgia Meloni.
La sinistra si è arrabbiata quando ho detto che le tasse non sono una cosa bellissima, le libere donazioni lo sono. Le tasse sono una cosa necessaria a erogare dei servizi, ma vuol dire che devi riuscire a usare bene quei soldi” le parole della premier. “Ci hanno detto amici degli evasori e dei condoni, poi secondo i dati l’Italia ha avuto il record di recupero dell’evasione fiscale”, ha aggiunto.
“Abbiamo fatto la riforma fiscale che era attesa da cinquant’anni. Il contribuente non è un suddito, io voglio un fisco amico, che non ti vessa con delle norme astruse e delle tasse ingiuste e con un livello di servizi che non risponde minimamente alle tasse che paghi. Un fisco amico è un fisco che ti chiede di pagare il giusto e di farlo in tempi ragionevoli e che spende bene i tuoi soldi”.
“Hai voglia a dire il governo abbandona il Sud. Figuratevi se io che credo nell’Italia più di ogni cosa potrei lasciare metà di questa nazione indietro. Hanno sbagliato interlocutore. Lo dico anche per quello che riguarda l’autonomia differenziata, altro oggetto di continue fake news. Il presupposto è l’individuazione dei Lep. C’è stato un divario e siamo noi che lo stiamo combattendo” evidenzia la Presidente del Consiglio da Potenza, in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Basilicata, Vito Bardi.
“L’autonomia differenziata non vuol dire che io levo a una regione per dare a un’altra, significa che se io ho una regione virtuosa io Stato posso valutare di dare nuove competenze da gestire. Dà qualcosa al Mezzogiorno: la responsabilizzazione della sua classe dirigente, che è qualcosa che serve. Non mi stupisce che quelli che si scagliano contro l’autonomia differenziata più degli altri sono quelli che hanno i peggiori parametri in Italia”, ha aggiunto.
“Non mi vengano a fare la morale sui soldi alla sanità. La segretaria del Pd Schlein ha detto che le tasse sono belle, perché ci si paga la sanità. Noi siamo il governo che ha messo più soldi della storia d’Italia sulla sanità” attacca la premier Giorgia Meloni in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Basilicata, Vito Bardi.
“Siamo intervenuti sui medici gettonisti, una bella cosa che si è inventata la sinistra, che è la vera privatizzazione della sanità pubblica. Siamo intervenuti noi. Bisogna continuare a lavorare. Il problema è capire come i soldi si spendono, in passato è stata sbagliata la programmazione ed è stato sbagliato il numero chiuso a Medicina e siamo noi che lo stiamo superando. Stiamo anche su questo lavorando”, ha aggiunto