Autonomia, caos in commissione: maggioranza va sotto ma non riconosce esito voto

Caos in commissione Affari costituzionali alla Camera durante l’esame del testo sull’Autonomia differenziata. La maggioranza è andata sotto ed è stato approvato un emendamento, l’1.19, presentato dal M5S, con 10 voti contro 7. La maggioranza non ha riconosciuto l’esito del voto e in commissione si sta decidendo in questi minuti della possibilità di annullarlo o ripeterlo, tra le urla dei presenti.

Centrodestra vuole ripetere voto, opposizioni insorgono

Clima teso: il centrodestra chiede di ripetere il voto ma l’opposizione sul punto insorge. “Il voto si può ripetere solo in caso di irregolarità che qui non ci sono state – sottolinea il capogruppo M5S Alfonso Colucci – tra l’altro per ripetere un voto in commissione è necessario farlo nell’immediatezza e con la stessa composizione, quindi non ci sono le condizioni per ripetere il voto”. 

Emendamento toglie parola ‘autonomia’ dall’art. 1

L’emendamento 1.19 presentato dal Movimento 5 Stelle al testo sull’Autonomia differenziata, sul quale, secondo le opposizioni, la maggioranza è stata battuta scatenando un putiferio in commissione Affari costituzionali, prevede che dall’articolo 1 del testo venga cancellata proprio la parola ‘Autonomia’ e recita: “al comma 1 sopprimere le parole: e Autonomia“. Questo il testo in questione: “La presente legge, nel rispetto dell’unità nazionale e al fine di rimuovere discriminazioni e disparità di accesso ai servizi essenziali sul territorio, nel rispetto altresì dei princìpi di unità giuridica ed economica, di coesione economica, sociale e territoriale, anche con riferimento all’insularità, nonché dei principi di indivisibilità ‘e Autonomia’ (le due parole che l’emendamento sopprime ndr) e in attuazione del principio di decentramento amministrativo e per favorire la semplificazione e l’accelerazione delle procedure, la responsabilità, la trasparenza e la distribuzione delle competenze idonea ad assicurare il pieno rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza di cui all’articolo 118 della Costituzione, nonché del principio solidaristico di cui agli articoli 2 e 5 della Costituzione, definisce i principi generali per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di Autonomia in attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e per la modifica e la revoca delle stesse, nonché le relative modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione, nel rispetto delle prerogative e dei Regolamenti parlamentari”.

Tajani: “Manteniamo impegni ma vogliamo garanzie su Lep e Sud”

Poco prima, il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, aveva dichiarato che i forzisti non avrebbero presentato emendamenti al testo, chiedendo però al governo delle garanzie sui Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) e sulla tutela del Sud. “Vediamo come va il dibattito, noi non abbiamo presentato emendamenti, manteniamo fede agli impegni. Non vogliamo toccare il testo ma vogliamo alcune garanzie sui Lep e sul Sud. Vediamo magari con gli ordini del giorno sui Lep che impegnano il governo. Se il governo si impegna lo deve fare”, ha detto Tajani parlando con i cronisti. “Vigilare non vuol dire essere contro ma vogliamo impegnare il governo a fare alcune cose, che non cambiano il testo legislativo, immediatamente prima che entri in vigore la legge”, ha aggiunto.