I proiettili HP non sono espansivi ma deformanti e l'arma da cui partì il colpo avrebbe potuto comunque essere portata fuori casa
L’avvocato difensore di Emanuele Pozzolo, proprietario della pistola da cui durante la notte di san Silvestro partì un colpo che ferì Luca Campana nel corso dei festeggiamenti alla pro loco di Rosazza, nel Biellese, ha depositato la perizia balistica redatta da Ctp, il perito balistico Luca Sodati. Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, nella relazione tecnica depositata dall’esperto e richiesta dallegale, Andrea Corsaro, verrebbero evidenziati alcuni aspetti che potrebbero rimettere in discussione l’intero impianto accusatorio.
Nella consulenza, depositata nei giorni scorsi in Procura a Biella, viene infatti messo in evidenza come i proiettili HP non sono espansivi ma deformanti e che l’arma in collezione, da cui partì il colpo, avrebbe potuto comunque essere portata fuori casa. Secondo quanto evidenziato da Soldati, i residui di sparo che in genere si diffondono nell’ambiente per almeno dieci metri avrebbero reso positivi tutti i partecipanti al veglione presenti in sala per almeno dieci minuti. Il perito conclude spiegando che Pozzolo, unico indagato per la vicenda per i reati di lesione e porto abusivo d’arma, sarebbe risultato positivo solo per una contaminazione generica da inquinamento.
La perizia depositata dal Ctp della difes, mette in discussione quella effettuata dalla consulente nominata dalla procura di Biella, Raffaella Sorropago, che evidenziò che”Il colpo che ferì alla coscia Luca Campana, prima di colpirlo ‘strusciò’ il tavolo in modo radente”, e che il colpo che partì dalla pistola di Pozzolo, che ferì Campana partì mentre le persone erano sedute su un tavolo rettangolare, dove c’erano delle persone in piedi, fra cui Pozzolo, e che il proiettile partì dal centro del tavolo verso il lato corto in direzione della cucina, dove si trovava Campana.
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