Dopo la cerimonia istituzionale a Milano in ricordo del giovane del Fronte della gioventù in serata i saluti romani al "presente". Al raduno anche collaboratrice del presidente del Senato
Cerimonia istituzionale a Milano in ricordo di Sergio Ramelli, giovane del fronte della gioventù ucciso nel 1975 durante gli anni di piombo. Presenti, tra gli altri, il presidente del Senato, Ignazio La Russa e il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala che, come ogni anno, ha partecipato alla commemorazione senza fascia tricolore. “È importante che la corona sia stata deposta dal sindaco, perché la corona è del Comune, rimane sempre da capire perché la corona sì e la fascia no, ma noi noi non ci formalizziamo. Quello che conta sono i gesti, l’abito non fa il Monaco. Sono grato al sindaco di essere venuto a ricordare un giovane che ha perso la vita” le parole di La Russa.
“Per chi come me c’era in quel 1975, questa è sempre una giornata che ti crea forti emozioni. Quel 29 aprile arrivò la notizia che Sergio non ce l’aveva fatta, una di quelle cose che ti toccano e che ti rimangono addosso per sempre, quando hai un giovane amico. L’avevo visto l’ultima volta tre giorni prima della morte al cinema, venne a salutarmi e poi non l’ho più visto, non ero andato a trovarlo in ospedale perché non volevo vederlo in quelle condizioni. Poi per anni siamo stati vicini alla madre che ha sempre predicato amore e rifuggito ogni espressione di odio e vendetta. Neanche nei confronti di chi aveva gli ucciso il figlio” aggiunge il presidente del Senato, a margine della commemorazione di Sergio Ramelli ai giardini intitolati al giovane del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da esponenti di Avanguardia Operaia.
“Poi vengono gli anni in cui era difficile celebrarlo – continua La Russa -, oggi per fortuna viene il sindaco. Non so se verrà con la fascia o senza, mi auguro che prima o poi, prima che finisca il suo mandato, venga con la fascia perché noi lo consideriamo come se venisse con la fascia, altrimenti lo considereremmo come uno degli altri e starebbe in fondo. Invece lo abbiamo messo sempre in prima fila in quanto sindaco”.
Sala: “La fascia da Ramelli? Ogni anno stessa polemica”
“Io ci ho sempre tenuto a questo momento, non solo perché è giusto ma anche perché tutte le nostre storie personali, quelle della mia generazione, sono state attraversate da quei momenti. Io me li ricordo bene quegli anni e sono stati anni terribili. A volte vediamo i problemi che ci sono stato oggi, e ce ne sono tanti, quelli sono stati anni veramente terribili. In particolare l’omicidio di Ramelli era stato molto grave. Poi il tempo restituisce dimensioni e anche una visione corretta delle cose. In maniera bipartisan credo che la memoria di Ramelli sia stata ricordata”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della commemorazione di Sergio Ramelli.
Ai cronisti che gli chiedevano cosa rispondesse al presidente del Senato, Ignazio La Russa, che poco prima aveva detto di sperare di vedere un giorno il sindaco alla commemorazione con la fascia tricolore, Sala ha risposto: “Ogni anno succede. Ci sono sindaci che la fascia la mettono tantissimo, io la metto pochissimo. Non la metto nemmeno per esempio quando vado alla commemorazione di Brasili o Amoroso per esempio. La uso veramente poco, vengo tutti gli anni in maniera convinta”.
In serata saluti romani al ‘presente’ per Ramelli da parte dei neofascisti
Nella serata di lunedì poi diverse centinaia di neofascisti hanno ricordato con saluti romani e braccia tese alla chiamata del “presente” per Sergio Ramelli. Le formazioni dell’estrema destra, tra cui Casa Pound, Rete dei Patrioti, Forza Nuova e Lealtà Azione, hanno sfilato in corteo da piazzale Gorini con fiaccole e bandiere italiane, giunti sotto casa di Ramelli in via Paladini, il corteo si è schierato ordinatamente su più file davanti al murales con la scritta “Ciao Sergio” urlando per tre volte: “Camerata Sergio Ramelli, presente”.
Collaboratrice La Russa fa rito del ‘presente’ a commemorazione Ramelli
Roberta Capotosti, collaboratrice dello staff del presidente del Senato Ignazio La Russa ha partecipato alla commemorazione. Pur sfilando a lato del corteo, al rito del presente la Capotosti ha urlato, senza però fare il saluto romano. Intercettata dai cornisti non ha rilasciato dichiarazioni lasciando scortata dai militanti del servizio d’ordine la manifastazione.
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