La relativa normativa, dicono i giudici amministrativi, è contraria al diritto europeo
Il Consiglio di Stato boccia le proroghe alle concessioni demaniali marittime in favore dei balneari e chiede che siano fatte subito le gare per assegnare la possibilità di gestire le spiagge. I massimi giudici amministrativi hanno respinto il ricorso dello stabilimento balneare Bagni San Michele contro due delibere del Comune di Rapallo e confermato “l’applicazione alla sentenza della Corte di Giustizia Ue” per “dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale” con la sentenza numero 03940 del 2024 del 12 marzo, pubblicata martedì 30 aprile. Il Consiglio di Stato si richiama “alla sentenza della Corte di Giustizia Ue, 20 aprile 2023, in causa C-348/22 e a tutta la giurisprudenza europea precedente”, sottolineando anche la “scarsità della risorsa” spiaggia. “La pregressa disciplina del 2018, palesemente contraria ai principi del diritto unionale” è “come tale, disapplicabile non solo dai giudici nazionali, ma anche dalle stesse pubbliche amministrazioni, non ultime quelle comunali”, si legge nella sentenza.
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