Il segretario generale della Cisl dal palco di Monfalcone: "L'Europa non torni indietro ad austerità"
“Vogliamo un parlamento che affronti il primo comandamento: la sicurezza nei luoghi di lavoro. Noi pensiamo che con l’impegno di tutti questa battaglia può essere vinta perché rimane una grande e cruciale battaglia di civiltà: è una vergogna per il Paese avere ogni anno più di mille morti nei cantieri, è indecente che si ammalino migliaia e migliaia di persone. È sbagliato e inaccettabile che si continui a morire ancora di amianto. Le bonifiche vanno fatte, le famiglie vanno risarcite, le rendite di invalidità vanno aumentate e va costruito insieme un grande Patto, un grande accordo che spezzi questa lunga scia di sangue, che spezzi questa carneficina”. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dal palco del 1 maggio sindacale, quest’anno a Monfalcone.
L’ingresso leader di via Po sul palco – organizzato insieme da Cgil, Cisl e Uil – è stato accolto dalla piazza con applausi ma anche con qualche fischio che ha accompagnato le prime battute dell’intervento del segretario di via Po. Sbarra insiste: “Vogliamo più controlli, più prevenzione, vogliamo l’estensione della patente a crediti ma soprattutto vogliamo maggiori poteri da dare ai nostri delegati e ai nostri rappresentanti su salute e sicurezza”.
“L’Europa deve cambiare il suo modo di essere, c’è bisogno di un nuovo inizio europeista. E la risposta che l’Ue ha dato alla pandemia quando ha fatto credere ad una vera presa di coscienza nel segno della condivisione, messa ora in discussione dal nuovo Patto di stabilità che fa temere il ritorno ad un’impostazione rigorista centrata sulle politiche di austerità. Sbaglia l’Europa, se considera i passi avanti fatti durante l’emergenza pandemica come una semplice parentesi” sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dal palco dell’evento per il 1 Maggio sindacale, quest’anno a Monfalcone.
“Dobbiamo rilanciare il processo di integrazione verso il traguardo degli Stati uniti d’Europa, e la nuova legislatura – avverte il leader di via Po – dovrà avere un valore costituente per dare continuità agli strumenti di tutela, di crescita, introdotti con il Covid, a partire dal fondo Sure”.
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