Il candidato leghista torna poi sulle parole di Zaia nei suoi confronti: "Sue opinioni, Veneto mi accoglie con entusiasmo"
“Il ministro Salvini è stato l’unico con i suoi decreti ad aver ottenuto, dal punto di vista empirico, una fortissima riduzione dei flussi di immigrati irregolari in Italia. Oggettivamente i suoi decreti del 2018 hanno ottenuto risultati ottimi e sono stati la migliore soluzione adottata finora, lo dicono i fatti, i numeri, che non sono opinioni”. Così il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega alle Europee, ad Affaritaliani.it.
Rispondendo a una domanda sulla strategia della premier Giorgia Meloni relativa agli accordi con i Paesi del Nordafrica come Tunisia ed Egitto, Vannacci sottolinea: “Quella degli accordi bilaterali con i Paesi di transito e di origine dell’immigrazione irregolare è una delle strade percorribili. L’importante sono i risultati, servono metodi che siano sinergici. Fa bene il presidente del Consiglio a portare avanti queste iniziative, ma serve a livello europeo ottimizzare l’impianto normativo per accettare solo l’immigrazione regolare e impedire quella clandestina”.
Secondo Vannacci, inoltre, “un esempio che si può seguire è quello dell’Australia che ha risolto il problema dell’immigrazione clandestina nel 2013, democraticamente rispettando i diritti dell’uomo. Come? Con accordi bilaterali con l’Indonesia e con una politica anti immigratoria estremamente muscolare e determinata. Oggi l’unico modo per andare in Australia è richiedendo il visto. La strategia ha avuto un ottimo risultato e l’Australia non è stata condannata per il mancato rispetto dei diritti umani da alcun tribunale internazionale. Quello australiano è un esempio che si può seguire, ovviamente contestualizzandolo alla realtà europea tenendo presente che nella stessa Europa ci sono Paesi mediterranei come Malta che hanno già posto severe limitazioni all’ingresso irregolare di immigrati. Ed è quindi come se l’Italia sia soggetta ad accoglierli per colpa di politiche poco restrittive che non rendono sconveniente l’approdo in Italia”.
Vannacci: “Riservisti? Se vuoi la pace prepara la guerra”
“La questione dei riservisti era già stata posta dal ministro della Difesa e, come dicevano i latini, se vuoi la pace prepara la guerra”. Così Vannacci ha commentato ad Affaritaliani.it le parole di un’intervista del generale Carmine Masiello, Capo di Stato maggiore, secondo cui “l’Esercito attuale deve essere rivisto sotto diversi profili” e “bisogna sbrigarsi a farlo, perché non sappiamo cosa accadrà”. “Azioni di efficientamento delle Forze Armate per essere preparati a ogni scenario in questa situazione sono giuste. Solo con delle forze armate di eccellenza si possono affrontare le incertezze del futuro. La difesa della Patria non è né di destra né di sinistra e solo in una Patria difesa e sicura si possono sviluppare le altre funzioni di sviluppo sociale che ne consentono il progresso, il benessere e la ricchezza”, ha aggiunto Vannacci.
Vannacci: “Zaia? Sue opinioni, Veneto mi accoglie con entusiasmo”
“Ripeto che sono questioni interne al partito del quale non faccio parte. Sono le opinioni del governatore del Veneto, aspettiamo il risultato delle urne. Quello conta. Il Veneto mi ha sempre accolto con entusiasmo ed è con il medesimo entusiasmo che vi ritornerò per ribadire il mio impegno a combattere con determinazione e coraggio in Europa per gli ideali di Patria, sovranità nazionale, difesa dei confini, libera impresa e identità che gli eredi della Repubblica di Venezia, che ha dominato il Mediteranneo per mille anni, non possono non condividere”. Così Vannacci, sempre ad Affaritaliani.it, commentando le parole di Luca Zaia, governatore leghista del Veneto, che ieri ha dichiarato che non scriverà il suo nome sulla scheda elettorale.
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