Il conduttore di 'Report': "Sono anni che parliamo di pressione politica sulla Rai"

Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione televisiva ‘Report‘, si è espresso a margine della conferenza stampa con cui Usigrai e Fnsi – accompagnati dallo stesso Ranucci e da Serena Bortone – hanno presentato le motivazioni dello sciopero dei giornalisti RAI indetto per il 6 maggio: “Sono anni che parliamo della pressione della politica sull’azienda, c’è sempre stata e c’è sempre stata lottizzazione“.

“Dalla riforma Renzi in poi sicuramente la situazione è peggiorata”, ha proseguito il conduttore, che ha sottolineato come “l’indipendenza è uno stato dell’anima, dipende da ciascuno di noi. Io mi ritengo una persona indipendente”. Ranucci è poi tornato a contestualizzare: “Che non sia un buon periodo lo vediamo. A me non è capitato mai nella storia di sentire un premier che accusa addirittura un giornalista del servizio pubblico di organizzare un linciaggio”, con riferimento alle parole di Giorgia Meloni sull’inchiesta di ‘Report’ sulla costruzione dei nuovi hotspot per migranti in Albania. “Dal punto di vista pratico, all’interno dell’azienda, ci sono stati dei tentativi di toglierci spazi”, ha quindi affermato Ranucci, ricordando il passaggio dalle 15 repliche estive, a costo zero, sotto la gestione Fuortes, alle 5 programmate per i prossimi mesi.

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