La Guardia di Finanza sequestra 220mila euro cash trovati nella casa di Aldo Spinelli a Genova
Dopo la tempesta e gli arresti nell’inchiesta sulla corruzione in Liguria oggi iniziano i primi interrogatori. Si parte in mattinata con l’ad (sospeso) di Iren ed ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, unico destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, che sarà sentito intorno alle 11 all’interno della casa circondariale di Marassi a Genova dove si trova in arresto da ieri. Il manager è accusato di corruzione nell’esercizio della funzione e atti contrari ai doveri d’ufficio, nella stessa inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il governatore ligure Giovanni Toti, l’imprenditore e terminalista Aldo Spinelli e il capo di gabinetto della Regione Liguria, Matteo Cozzani. Gli indagati nella prima ordinanza eseguita ieri, in tutto 25, sono destinati ad aumentare con i 10 soggetti a vario titolo ‘attenzionati’, alcuni dei quali indagati e altri sulle cui posizioni dovranno essere svolti ulteriori accertamenti.
Tra i nuovi coinvolti, non compresi nell’ordinanza principale, anche il commissario del porto di Genova Paolo Piacenza, subentrato nel ruolo nel settembre dello scorso anno nei confronti del quale l’ipotesi sarebbe di abuso d’ufficio. In queste ore sono scattate alcune perquisizioni da parte della Guardia di Finanza di Genova in uffici e residenza. Gli inquirenti hanno messo sotto la lente una serie di rilevanti finanziamenti alla fondazione Change di Giovanni Toti e che potrebbero celare rapporti corruttivi, elementi tutti da verificare al momento, e diversi dai rapporti di scambio legati ai casi contestati che hanno motivato le esigenze cautelari eseguite lunedì.
Un’indagine che è un ‘work in progress’ e che si muove seguendo possibili e potenziali interessi e affari tra politica e mondo portuale e della logistica. In queste ore sono stati calendarizzati i principali interrogatori dei prossimi giorni, oltre a quello di Signorini anche quello del governatore Toti, che sarà sentito venerdì 10 maggio alle 14 in procura a Genova, mentre Aldo Spinelli e Matteo Cozzani saranno ascoltati dai magistrati nella giornata di sabato. Nel frattempo si aggiungono elementi, come quanto emerso dalle perquisizioni delle Fiamme gialle nella villa di Spinelli a Genova Quarto, dove sono stati ritrovati e sequestrati contanti che per chi indaga sarebbero profitto dei reati di corruzione. Si tratta di 220 mila euro, più 20mila dollari e mila sterline in contanti trovati all’interno di una cassaforte della cui origine sarà chiamato a dare conto l’imprenditore, così come dovrà rispondere del ritrovamento di 5 fucili, 3 da caccia e 2 ad aria compressa, risultati regolarmente denunciati dalla suocera di Spinelli ma privi di rinnovo da parte dell’imprenditore portuale. Armi che andranno valutate nella loro potenzialità tramite perizia tecnica ad hoc.
Intanto nel pomeriggio di ieri l’avvocato di Giovanni Toti, Stefano Savi, ha fatto sapere di aver incontrato il suo assistito che è “ben determinato a esaminare e approfondire gli atti per presentare una difesa che spieghi come tutto quello che è contenuto, i fatti che sono richiamati negli atti stessi, sono in realtà da interpretare differentemente alla luce della politica che ha sempre seguito lui e la regione da lui guidata”. In Regione Liguria sempre ieri si è svolta la prima riunione di giunta senza Toti, guidata dal vicepresidente e facente funzioni pro-tempore Alessandro Piana. In serata anche dalla riunione della maggioranza regionale dei partiti di centrodestra sostenitori del governatore è stato ribadito “pieno sostegno al vice presidente Alessandro Piana, alla Giunta e alla maggioranza in Consiglio regionale che la sostiene”.
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