Così il leader di Iv parla del botta e risposta tra lui e l'ex alleato e le reciproche accuse di essere dei 'truffatori politici'
(LaPresse) “Io ho detto che chi si candida alle elezioni e non va in Europa, e non mi riferivo soltanto a Carlo Calenda, mi riferivo a Carlo Calenda, a Antonio Tajani, a Elly Schlein e a Giorgia Meloni. Queste quattro persone sono quattro truffatori politici, Pannella che era Pannella avrebbe parlato di ladri di democrazia perché si candidano ma non vanno in Europa, quindi questa è la differenza tra noi e loro”. Così Matteo Renzi parla del botta e risposta tra lui e l’ex alleato e le reciproche accuse di essere dei ‘truffatori politici’. “Rispetto a Calenda, io gli auguro ogni bene, noi abbiamo nel simbolo il nome Stati Uniti d’Europa, cioè un sogno, lui ha il suo cognome. Noi se eletti andiamo in Europa, lui invece se eletto rimarrà in Italia”, ha proseguito il leader di Italia Viva. “Aggiungo perché vengo da Bari: noi abbiamo votato contro Michele Emiliano, l’uomo del no Tap, l’uomo del no Ilva, l’uomo della xilella, l’uomo del no trivelle e Calenda si è alleato con Conte per sostenere Michele Emiliano. Allora dico ai cittadini milanesi, sono molto dispiaciuto che Calenda abbia distrutto il Terzo Polo, però la scelta è chiara”, ha sottolineato Renzi, prima di concludere: “Noi siamo per gli Stati Uniti d’Europa, Calenda è per Calenda. Noi siamo per chi entra, deve stare in Europa. Calenda considera la candidatura come altri, semplicemente una truffa rispetto agli elettori e l’altro è che noi siamo quelli che quando c’è da combattere, come nel caso di Emiliano, siamo per mandare a casa Emiliano, Calenda si allea con Conte e con Emiliano”.
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