Lo ha comunicato la Rai. Solo quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno dato il loro assenso
Salta il confronto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein previsto per la sera di giovedì 23 maggio durante ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa su Rai1 in vista delle elezioni europee. Lo ha comunicato la stessa Rai precisando che solo quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno dato il loro assenso al confronto tra le due leader, mentre la regola stabilita mercoledì dall’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ne richiede almeno cinque.
“Garantiremo sempre e comunque il rispetto della Par Condicio. Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti. Il Servizio Pubblico continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della Par Condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità”, si legge in una nota della tv di Stato.
Bruno Vespa: “Impedire duello a donne leader non è vittoria democrazia”
“Nelle ultime due tornate elettorali (2022/2024) non ci è stato possibile trasmettere confronti tra il presidente del Consiglio (ieri Letta, oggi Meloni) e il leader più rappresentativo dell’opposizione (ieri Meloni, oggi Schlein). Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. E’ una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto. Tutte le forze politiche hanno sempre avuto e sempre avranno il giusto spazio nelle nostre trasmissioni. E nel 2024 i quattro partiti favoreli al confronto (FdI, Pd, Lega e Stati Uniti d’Europa ) rappresentano il 63.32 per cento delle forze parlamentari. L’ esasperazione della par condicio non giova a nessuno. Non a caso i tecnici ne invocano da tempo la revisione. Si avrà il coraggio di farlo?”. Così, in una nota, Bruno Vespa.
Pd: “Altri leader rinunciano a confronto pur di negarlo a due donne”
“Prendiamo atto che c’è chi preferisce rinunciare a un confronto in prima serata, pur di negarlo alle due donne che guidano i primi due partiti d’Italia. Sarebbe stato un momento di chiarezza per il Paese, un’occasione utile per ribadire le proposte del Pd sulla sanità, sui salari, sul clima e sull’Europa federale. E per contestare le scelte e l’inefficienza di un governo che dopo un anno e mezzo ha peggiorato le condizioni materiali delle persone. Continueremo a portare in giro le nostre proposte in tutto il Paese con le 100 tappe per l’Europa che vogliamo”. Così in una nota il Partito democratico.
Schlein: “Confronto con Meloni da Mentana? Disponibile ovunque”
“Io ho sempre detto che sarei stata disponibile a un confronto con la presidente del Consiglio dovunque e in qualunque momento. Ho lasciato a lei dare disponibilità, e andata così noi andiamo comunque avanti sulla nostra strada”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, a margine di un incontro elettorale a Cesano Boscone, nel milanese, rispondendo a chi chiedeva se adesso che è saltato il confronto in Rai con Giorgia Meloni fosse disponibile ad accettare l’invito di Enrico Mentana per andare a La7.
Conte: “Ora Meloni non si tiri indietro, affronti tutti i leader”
“Cara Giorgia che farai adesso? Ti tirerai indietro rispetto a un confronto con il sottoscritto e gli altri leader? Dai, vieni da Mentana”, ha commentato il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
M5S: “Accettino confronto tra più leader”
Già dopo la pronuncia dell’Agcom di mercoledì, che aveva stabilito la legittimità del confronto solo se accettato dalla maggioranza delle liste, il Movimento 5 Stelle aveva fatto un appello a Meloni e Schlein per accettare un dibattito anche con altri leader. “Un dato emerge evidente dalla pronuncia dell’AgCom sul duello tra Meloni e Schlein da Bruno Vespa: non si può organizzare un confronto solo tra due partiti e poi chiedere agli altri di accodarsi. Non si può offrire ad una sola forza politica l’opportunità di confrontarsi con la presidente del Consiglio. L’asse tra Giorgia Meloni ed il PD su questo punto non ha retto. A questo punto la palla passa alla Rai. Se – come sembra – non ci sarà l’accordo della maggioranza dei leader per i confronti a due, perché non organizzare un confronto plurale e coerente con lo schema delle elezioni europee come quello proposto da Enrico Mentana? Perché farsi superare da una emittente privata sul terreno della parità tra forze politiche in vista delle elezioni? Se vengono rispettate le regole il M5S non si sottrarrà mai al confronto. Giuseppe Conte ha già accettato l’invito de La7 e alle stesse condizioni altrettanto avverrebbe per la Rai. Cosa faranno Giorgia Meloni ed Elly Schlein? Accetteranno il confronto tra più leader o si tireranno indietro?“, si leggeva in una nota degli esponenti M5S in commissione di Vigilanza Rai.
Smeriglio (Avs): “Schlein cerca confronto con Meloni, noi con lavoratori”
“Il confronto tv Schlein- Meloni è solo un imbroglio perché nessuna delle due siederà al Parlamento Europeo. In ogni caso, mentre Elly Schlein cerca il confronto con la Meloni, noi cerchiamo il confronto con le persone. Oggi siamo alle acciaierie di Terni, per parlare con i lavoratori. E’ questo l’unico confronto che ci interessa”. Lo afferma l’europarlamentare Avs Massimiliano Smeriglio.
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