Era stato presentato dall'ex segretario dei Radicali italiani, Mario Staderini. Si riferisce alle elezioni politiche del settembre 2022, vinte dalla premier Meloni

È stato accolto dalla Corte europea dei diritti umani il ricorso contro l’Italia presentato dall’ex segretario dei Radicali italiani, Mario Staderini, insieme ad alcuni cittadini. Sottolineavano che le modifiche apportate al sistema elettorale hanno comportato la violazione dei diritti degli italiani nelle elezioni politiche del settembre 2022, vinte dalla premier Giorgia Meloni. La decisione è del 1 febbraio ma la notizia è stata diffusa ora.

Nel documento della Cedu, del quale LaPresse ha potuto prendere visione, si legge che “la Legge Costituzionale n. 1 del 2019 e le Leggi n. 117 del 2020 e 84 del 2022, queste ultime tre mesi prima delle elezioni legislative del 25 settembre 2022, hanno minato il rispetto e la fiducia dei ricorrenti nell’esistenza di garanzie di libere elezioni, violando così un diritto sancito dall’articolo 3 del Protocollo n. 1”. Inoltre, “vietando agli elettori di votare nel sistema proporzionale una lista o coalizione diversa da quella scelta dalla maggioranza e mediante riparto automatico del voto espresso nel sistema maggioritario alla lista o alla corrispondente coalizione del proporzionale, la legge n. 165 del 2017 lede il diritto dei ricorrenti di esprimere liberamente la propria opinione sulla scelta del Corpo legislativo in libere elezioni, ai sensi dell’articolo 3 del Protocollo n.1”. Il governo italiano dovrà ora presentare una sua memoria difensiva. 

Fonti Chigi: “Ricorso Cedu soltanto ritenuto ammissibile, governo lavora a memoria difensiva”

“Il ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) sulla legge elettorale italiana non è stato accolto, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa, ma soltanto dichiarato ammissibile. Le udienze sul merito del ricorso saranno calendarizzate nei prossimi mesi e, pertanto, il Governo italiano sta elaborando una memoria difensiva, come previsto dalla normativa italiana e dalle Convenzioni internazionali in materia”. E’ quanto precisano fonti di Palazzo Chigi. 

Mantovano: “Per noi ricorso a Cedu non è fondato”

“Come in ogni procedura di questo tipo, la Cedu ha posto delle questioni e si sta lavorando per rispondere. Noi ovviamente riteniamo il ricorso non fondato”, ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano, intercettato fuori palazzo Chigi. 

Bonelli (Avs): “Cedu mette in discussione riforma premierato”

“La decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) di accogliere il ricorso – presentato tra gli altri dall’ex segretario dei Radicali Mario Staderini – che denunciava le violazioni dei diritti degli elettori italiani in relazione alle modifiche apportate al sistema elettorale, culminate nelle elezioni politiche del settembre 2022, mette in seria discussione la riforma sul premierato voluta dal governo Meloni”, ha affermato in una nota il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. “Questa decisione critica anche il sistema elettorale del Rosatellum, contestando il fatto che il voto dato solo a una lista venga trasferito al candidato uninominale, non votato, che risulta eletto anche grazie a voti dati esclusivamente alle liste collegate. Norma in contrasto, tra l’altro, anche con l’art.56 della Costituzione. Questo sistema di voto forzato non solo limita la libertà di scelta degli elettori, ma ora è evidente che potrebbe comportare violazioni dei diritti fondamentali, come rilevato dalla Corte europea”.

“Le implicazioni di questa decisione sono molteplici. Innanzitutto, la procedura che il governo sta seguendo per approvare questa riforma elettorale rischia di portare a cambiamenti sostanziali a ridosso della prossima scadenza elettorale del 2027, creando incertezza e instabilità nel nostro sistema democratico”. “Inoltre, la riforma elettorale proposta dal governo Meloni prevede il voto congiunto per il rinnovo della Camera e l’indicazione del premier, un meccanismo che adesso risulta ancora più problematico alla luce delle criticità sollevate dalla Cedu”, ha aggiunto. 

Magi (+Eu): “Bene Cedu, Rosatellum vulnus democrazia”

Anche Riccardo Magi applaude alla Cedu. “Come +Europa condividiamo al 100% il ricorso sul Rosatellum contro il governo Italiano presentato da Mario Staderini ed altri, oggi accolto dalla Cedu. Si tratta di una questione che già abbiamo posto sia in sede Parlamentare sia giurisdizionale, che a nostro avviso rappresenta un grave vulnus della democrazia e dei diritti politici dei cittadini, di cui anche la maggioranza dovrebbe occuparsi. Altro che il Premierato di Meloni, che rischia di produrre ulteriori squilibri di potere a favore dell’esecutivo e a discapito del Parlamento e del Presidente della Repubblica”, ha detto in una nota il segretario di +Europa.

“Noi non siamo pregiudizialmente contrari ad un rafforzamento delle prerogative del capo del governo, ma per evitare derive plebiscitarie è indispensabile che al contempo sia tutelato il ruolo del parlamento, a partire da una limitazione dell’abuso della decretazione d’urgenza, e soprattutto sia messa mano alla legge elettorale affinché sia finalmente davvero rispettata la libertà di scelta degli elettori. L’accoglimento della Cedu del ricorso contro il Rosatellum lo rende ancora più urgente”, ha aggiunto.

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