Schillaci: "Misure per cittadini, nessuno deve rimanere indietro"
Per ridurre i tempi delle liste d’attesa ed “evitare le degenze prolungate dovute alla mancanza di disponibilità per gli esami diagnostici, le visite diagnostiche e specialistiche possono essere effettuate nei giorni di sabato e domenica e la fascia oraria per l’erogazione di tali prestazioni può essere prolungata”. È quanto si legge nella bozza del dl sul tema delle liste d’attesa che approderà in Cdm agli inizi del prossimo mese di giugno.
Schillaci: “In dl misure per esami in tempi previsti”
“Stiamo lavorando per far sì che i cittadini riescano finalmente a fare gli esami e le terapie di cui hanno bisogno nei tempi previsti”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, a Napoli per l’assemblea nazionale della Lilt. “Credo che il governo debba far sì, e lo faremo con il provvedimento sulle liste di attesa, che nessuno rimanga indietro”, ha aggiunto Schillaci.
Sanità, bozza dl liste attesa: nasce Sistema nazionale di governo
Un Sistema nazionale di governo delle liste d’attesa che sia in grado di “implementare l’efficacia del coordinamento di livello nazionale” per ridurre ed eliminare le stesse liste d’attesa, si legge inoltre nella bozza del dl per l’abbattimento delle liste d’attesa. Il Singla, l’acronimo che identifica il Sistema nazionale di governo delle liste di attesa, “è governato da una Cabina di Regia (CdR) istituita presso il Ministero della salute e presieduta dal Ministro della salute”.
Nell’ambito delle attività del Singla, il ministero definisce apposite “linee di indirizzo rivolte alle regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano dirette all’allineamento della domanda di assistenza sanitaria, definendo standard nazionali di natura organizzativa, tecnologica e infrastrutturale, rilevanti anche per la revisione e l’aggiornamento degli standard assistenziali relativi all’assistenza ospedaliera e territoriale”.
Sanità, bozza dl liste attesa: nasce carta diritti cittadini per prestazioni
Una ‘Carta dei diritti dei cittadini in materia di prestazioni sanitarie‘: lo prevede l’articolo 1 della bozza del decreto legge contro le liste d’attesa, di cui LaPresse ha preso visione, che approderà in Consiglio dei ministri agli inizi del prossimo mese di giugno.
I cittadini ad “accedere alle liste di attesa per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, senza incorrere nella sospensione delle prenotazioni; all’effettiva erogazione delle prestazioni sanitarie nell’ambito delle strutture pubbliche e private accreditate; al rispetto dei tempi massimi di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie. I cittadini hanno inoltre diritto a una “comunicazione chiara, trasparente e aggiornata sui tempi di attesa massimi previsti per l’erogazione delle prestazioni sanitarie ambulatoriali, diagnostiche e di ricovero di cui ai Piani regionali di governo delle liste di attesa; i tempi di attesa effettivi previsti per l’erogazione delle prestazioni sanitarie ambulatoriali, diagnostiche e di ricovero nelle singole strutture sanitarie pubbliche; la tipologia dei percorsi di tutela per la presa in carico delle richieste per le quali il Servizio sanitario non sia in grado al momento della prenotazione di offrire la prestazione nei tempi garantiti unitamente alla definizione delle modalità di erogazione delle prestazioni”.
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