Si è aperto a Roma il comizio di chiusura della campagna elettorale di FdI. “Noi siamo dalla parte giusta della storia e chi è dalla parte giusta della storia non deve mai avere paura“, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Piazza del Popolo. “Noi non siamo qui per sopravvivere ma per lasciare la nazione in condizioni migliori di come l’abbiamo trovata. Costi quel che costi. E costerà perché le forze della conservazione e dello status quo che hanno bivaccato sulle spalle degli italiani faranno di tutto per impedircelo”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia.
“Promettetemi che non diventeremo mai come loro, che il nostro motore sarà sempre l’amore e non l’odio, costruire e non distruggere. Promettetemelo”, ha detto ancora la premier.
“Da quando ho detto che mi sarei candidata alle elezioni europee non ho smesso mai un minuto a lavorare a provvedimenti del governo, questa è la mia unica manifestazione in questo mese di campagna elettorale. Il 25 settembre 2022 abbiamo scritto la storia, abbiamo dato all’Italia un governo legittimato dal voto popolare, sostenuto da una maggiorana parlamentare ampia e coesa e vorrei mandaste da qui un abbraccio ad Antonio Tajani e a Matteo Salvini, impegnato in analoga manifestazione a Milano”, ha dichiarato Meloni.
La presidente del Consiglio ha parlato anche politica internazionale e dei rapporti con i leader occidentali. “L’isolamento internazionale ce lo abbiamo avuto quando governava la sinistra. Una nazione serie rispetta gli impegni e le alleanze di cui fa parte. L’epoca dei Giuseppi e della sinistra cerchiobottista è finita, ora c’è una Italia seria, con la schiena dritta, che difende il proprio interesse nazionale, che costruisce pace dimostrando fermezza. La pace si costruisce con la deterrenza e non con la vigliaccheria”, ha dichiarato Meloni.
Non sono mancati gli attacchi all’opposizione. “Per la sinistra il suo personale destino vale di più di quello di tutti gli italiani messi insieme. Ormai si affidano senza pudore al soccorso esterno. Hanno tifato per lo spread ma gli è andata male. Hanno tifato per i salari bassi ma gli è andata male anche lì perché sono aumentati i salari e l’occupazione femminile. Abbiamo dato più soldi alle aziende, le abbiamo incentivate ad assumere, abbiamo aiutati la libertà non è farsi chiamare prefetta ma poter fare il prefetto senza dover scegliere tra il lavoro e mettere al mondo un bambino”, ha detto la leader di FdI.
Di fronte alle crisi internazionali “per fortuna c’è una maggioranza unita, perché con il campo largo l’Italia avrebbe rischiato di dichiararsi guerra da sola, per quanto sono divisi”. Così la presidente del Consiglio intervenendo in Piazza del Popolo, a Roma.
“La storia ci chiama a scrivere un nuovo capitolo il cui titolo è ‘L’Italia cambia l’Europa. Se gli italiani ci confermeranno la loro fiducia potremo tentare un’impresa impensabile: dopo ave fatto cambiare rotta all’Europa faremo cambiare rotta all’Ue per creare quella Europa dei popoli che abbiamo sempre sognato”, ha aggiunto la premier Meloni.
“Disperati” dalla sinistra “hanno tentato di dipingerci come un governo cinico e disumano che godeva nel vedere rovesciarsi barconi di migranti, che però si rovesciano non per il governo ma per colpa dei criminali senza scrupoli che loro fingono di non vedere e che noi invece combattiamo”, sottolinea la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento al comizio di chiusura di FdI in vista delle elezioni europee in corso a Piazza del Popolo, a Roma. “Mentre cercano di smontare il nostro lavoro, noi andiamo avanti portando a casa risultati, il dato degli sbarchi è incoraggiante: siamo a -60% rispetto allo scorso anno”, conclude.
“Non intendiamo toccare la legge 194 ma applicarla nella sua interezza, anche nella parte sulla sua prevenzione perché è vera libertà se puoi anche scegliere di non abortire. Se abortisci perché non hai scelta quella non è libertà, noi aggiungiamo libertà”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al comizio di chiusura di FdI in vista delle elezioni europee in corso a Piazza del Popolo, a Roma.
“Per il candidato del partito socialista Schmit io non sarei una leader democratica. Chiedo pubblicamente a Elly Schlein se condivide queste parole. Elly è una domanda semplice, non scappare anche stavolta! E se non sono un leader democratico cosa sono? Un dittatore, cosa si fa? la lotta armata per depormi?”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al comizio di chiusura di FdI a Roma. “Sono dichiarazioni irresponsabili e deliranti di chi per raggranellare mezzo voto scherza con il fuoco. Spero si renda conto di quel che ha detto, fornisce alibi agli estremisti per avvelenare le democrazia con odio politico”, ha aggiunto.
“Come la falsità che questo Governo avrebbe tagliato la Sanità. Questo Governo è quello che ha messo di più nella Sanità in tutta la storia repubblicana”, spiega la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al comizio di chiusura di FdI in vista delle elezioni europee in corso a Piazza del Popolo, a Roma. Poi aggiunge: “Nei prossimi giorni faremo un altro provvedimento per costruire un meccanismo nazionale di monitoraggio delle liste d’attesa, che non esiste, nessuno ci ha pensato, incredibile! Vuol dire avere possibilità di intervenire in maniera puntuale. E ci saranno soluzioni per effettuare visite e prestazioni sanitarie, che si faranno anche sabato e domenica, abolire il tetto di spesa per l’assunzione dei medici, coinvolgere più gli specializzandi, sanzionare i dirigenti sanitari che non dovessero rispettare gli obiettivi di riduzione delle liste d’attesa, premiandoli se invece lo fanno”.
“Vogliono impedire all’Italia di sedere ai tavoli Ue ma non funzione più. L’Italia si siederà a quei tavoli da protagonisti e non con il piattino in mano. Quella stagione è finita e l’8 e il 9 giugno avremo la possibilità di archiviarla per sempre”. Assicura la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al comizio di chiusura di FdI in vista delle elezioni europee in corso a Piazza del Popolo, a Roma.
Cambiare l’Europa “dipende da voi”. È l’appello che la premier e leader di FdI, Giorgia Meloni, lancia dal palco allestito a Piazza del Popolo, a Roma, in occasione del comizio di chiusura in vista delle elezioni europee. “Dobbiamo spiegare agli italiani quanto sia decisivo questo voto, per troppo tempo non abbiamo dato il giusto peso a questo voto e lo abbiamo pagato, che ci piaccia o no – spiega –Bisogna spiegare a tutti quando sia maledettamente importante per ciascuno di noi questo voto europeo. Dipendete da voi purché andiate a votare. Siamo a un punto di svolta”. “Agli italiani indecisi se andare a votare voglio dire ‘non voltatevi dall’altra parte’. Non demandate la vostra scelta perché i politici non sono tutti uguali, anzi sono tutti diversi. Se dite che sono tutti uguali a che serve mettercela tutta, essere onesti? Se dite che sono tutti uguali deresponsabilizzate la politica invece va responsabilizzata”.
“Non sono stata politicamente dura con la segretaria Schlein, le ho fatto una banale domanda. Sarà lecito questo o diventa un attacco? Voglio sapere se lei condivide il fatto che il suo candidato alla presidenza della Commissione europea sostiene che io non sia una persona democratica, perché fa la differenza se condivide oppure no. Non mi sembra niente di così aggressivo, è una domanda. Non mi sembra che non sia un leader democratico visto che sono stata eletta con i voti dei cittadini”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando con i cronisti nel corso del ricevimento nei Giardini del Quirinale in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica.